Mondiali di Triathlon in Messico. A meno di 300 metri dal traguardo i fratelli Brownlee, recenti dominatori delle Olimpiadi di Rio, sono in testa. Jonny primo, Alistair secondo.
Poi un colpo di scena: Jonny inizia a barcollare e sembra ad un passo dal collasso. A questo punto entra in scena suo fratello Alistar che lo soccorre e con le residue energie rimaste lo carica sulle spalle e lo porta al traguardo.
Nel frattempo però vengono superati dal sudafricano Henri Schoeman, che vince la prova e lo spagnolo Mario Mola vince il titolo, pur essendo arrivato 5° al traguardo, per soli 4 punti. Dopo il traguardo Jonny si è accasciato ed è stato trasportato in ospedale.
“Indipendentemente da chi mi fossi trovato davanti, l’avrei aiutato ad arrivare al traguardo, perché non c’è niente di peggio che ti possa capitare in gara. Se fosse collassato prima della linea d’arrivo e non ci fosse stato alcun supporto medico poteva essere molto pericoloso. Quella di aiutare mio fratello è stata una reazione umana, normale, ma, ripeto, avrei fatto lo stesso per qualsiasi altro. Penso che sia la cosa più vicina alla morta che ti può capitare nello sport”.
il tweet di jonny
Suo fratello Jonny più tardi ha twittato cosi dal suo letto d’ospedale
“Non avrei voluto chiudere cosi la stagione, ma ho dato tutto. Grazie @AliBrownleetri, la tua lealtà è stata incredibile”
Più tardi l’appello prodotto dalla Federazione di Triathlon spagnola, di squalificare Jonny Brownlee per avere accettato l’aiuto di suo fratello per arrivare al traguardo, è stata rigettata dall’International Triathlon Union, che hanno citato una regola secondo la quale gli atleti possono, invece, accettare l’aiuto.
Dal canto suo, il vincitore Mola, alla ITU, ha ammesso che le drammatiche circostanze che gli hanno permesso di vincere, hanno offuscato il suo successo.
“Non era ovviamente questo il modo in cui avrei voluto vincere il Mondiale, ma il Triathlon è anche questo”.
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