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Maratona di Berlino: vince Kipchoge che sfiora il record per 35 secondi

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Ieri 23 settembre si è conclusa la Maratona di Berlino, che ha incoronato unico vincitore il keniano Eliud Kipchoge. La sua performances è stata ottima e probabilmente se non fosse stato ostacolato dal tempo piovoso e dall’asfalto bagnato sarebbe riuscito anche a battere il record. Il giovane atleta ha tagliato il traguardo con un tempo di 2h 03’32”, che è un risultato eccezionale.

Il record attuale di 2h 02’57” che è stato totalizzato da un altro keniano, Dennis Kipruto Kimetto rimane, dunque, imbattuto dal 2014, sempre nella città tedesca.

Ma il trionfo di Kipchoge è stato comunque un gran successo: è riuscito a mantenere l’andatura e le energie per tutto il percorso, anche se in alcuni momenti sembrava fosse in difficoltà. Nonostante la grande vittoria nel suo viso al termine della gara si leggeva un po’ di delusione per non essere riuscito a centrare il suo obiettivo e battere il record.

Al secondo posto a gran sorpresa vince Guye Adola con un tempo di 2h 03’46”. Il giovane ha stupito tutti con la sua prestazione e nessuno si aspettava da lui un risultato così sorprendente. Possiamo dire che è stato la grande rivelazione di questa maratona di Berlino.
Grande delusione invece per gli atleti Wilson Kipsang e Kenenisa Bekele. Entrambi facevano parte della schiera dei favoriti insieme al vincitore Kipchoge, ma non sono riusciti a aggiudicarsi un posto importante nella classifica finale.

Il keniano Kipsang è stato costretto ad interrompere la gara in seguito ad una forte nausea, che lo ha costretto al ritiro dopo aver percorso 30 km. L’etiope Bekele, invece, ha forse accusato un improvviso e inaspettato calo di energie proprio nel bel mezzo della gara, che lo ha portato a rallentare l’andatura e di conseguenza a perdere ogni possibilità di arrivare tra le prime posizioni. Consapevole del gap si ritira poco dopo.
Fuori anche Sammy Kitwara, che come il keniano, lascia la gara dopo circa una trentina di chilometri.

Senza avversari temibili la corsa verso il traguardo di Kipchoge è proseguita in modo alquanto facile, con l’unica minaccia rappresentata dall’etiope Adola che non riesce comunque a raggiungerlo.

Nel gruppo femminile il trofeo va alla keniana Gladys Cherono, che ha totalizzato un tempo di 2h 20’23”, riconfermando il suo grande talento già affermato con la vittoria del 2015. Dopo un periodo di riposo forzato in seguito ad una frattura si temeva non fosse ancora in forze per gareggiare. I timori erano, però, infondati e l’atleta ha dimostrato a tutti quanto vale.

Una nota di merito va sicuramente anche all’azzurra Catherine Bertone, che raggiunge la sesta posizione, con un tempo di 2h 28’34”: un grande risultato per la categoria over 45. Peccato per un’altra italiana in gara, Anna Incerti, che per un problema di salute è stata costretta a ritirarsi.

Redazione mondiali.it

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