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Per la squalifica di Carter, anche Bolt perde un oro

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Usain Bolt ha visto sfilarsi di dosso il suo storico traguardo olimpico del triplo triplete: i tre ori vinti sia a Pechino 2008, a Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016, per un totale di 9 trionfi memorabili, perdono un pezzo.

L’oro vinto dalla Giamaica nella 4×100 alle Olimpiadi di Pechino del 2008 è stato tolto per il caso doping di Nesta Carter, uno dei componenti la staffetta. La restituzione dell’oro della staffetta di Pechino, fa sì che Bolt perda un altro primato: quello del maggior numeri di ori olimpici. Quest’estate a Rio aveva eguagliato i 9 ori di Carl Lewis e Paavo Nurmi, ora invece è stato bruscamente respinto alle loro spalle.

bolt

Lo rende noto il Cio, ufficializzando la positività di Carter e la decisione di squalificare la squadra giamaicana.

Nesta Carter è uno dei 454 casi di doping venuti alla luce dopo una serie di nuovi test effettuati dal Comitato Olimpico Internazionale lo scorso anno. Il 31enne Carter, membro della staffetta oro anche a Londra 2012, è risultato positivo alla methylhexaneamina. Ora il nuovo podio è stato ridisegnato con l’oro a Trinidad&Tobago, argento al Giappone e bronzo al Brasile.

Inoltre è stata sancita anche la positività della 40enne triplista russa Tatiana Lebedeva che alle Olimpiadi cinesi conquistò l’argento. La Lebedeva ha fallito un test per la presenza del Turinabol, un anabolizzante usato soprattutto per l’aumento di massa magra. Anche lei dovrà restituire medaglie e diplomi

Redazione mondiali.it

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