Oscar Washington Tabarez insegna ancora: il maestro ha rinnovato il contratto con l’Uruguay fino al 2022, quando si svolgeranno i Mondiali in Qatar. Il 71enne tecnico nativo di Montevideo, è sulla panchina della Celeste dal 2006, con 4 partecipazioni alla Coppa del Mondo, un quarto posto (Sudafrica 2010) e una Coppa America vinta (2011).
Più forte della malattia che lo costringe all’uso delle stampelle, Tabarez è già il selezionatore con più presenze con una stessa Nazionale nella storia: 185 gare con l’Uruguay, considerando che il tecnico aveva già guidato la squadra del suo Paese tra il 1988 e il 1990, disputando i Mondiali di Italia ’90, eliminato agli ottavi di finale contro l’Italia per 0-2 (gol di Schillaci).
Poi il maestro ha anche allenato in serie A: nel 1994-1995 la prima esperienza a Cagliari con un ottimo nono posto, poi lo sfortunato passaggio al Milan nel 1996 con l’esonero a dicembre, infine il ritorno poco fortunato in Sardegna nel 1999, quando venne sollevato dall’incarico dopo 4 giornate.

L’Uruguay lo richiama nel 2006, da allora Tabarez e la Celeste sono una cosa sola, nella salute e nella malattia, così come il mondo ha potuto vedere durante gli ultimi Mondiali di Russia. Ora il Maestro ha già fissato in calendario i prossimi appuntamenti: la Coppa America dell’anno prossimo e i Mondiali 2022. Tra quattro anni potrebbe essere il terzo ct assoluto per longevità, preceduto da Vittorio Pozzo (Italia 1929-1948) e Hugo Meisl (Austria 1919-1937). La garra charrúa di Tabarez è più forte dell’età e dei problemi di salute.