Mario Balotelli non è un calciatore che ama molto le interviste anzi, in oltre occasioni, ci sono stati contrasti tra i media e l’attaccante.
I giornalisti del Nice Matin qualceh giorno fa, dopo un anno dal suo approdo in Francia, hanno avuto il “privilegio” di ascoltare le parole dell’italiano.
SuperMario ha spaziato su vari argomenti: dallo sport in cui ha parlato della sua avventura a Nizza ma soprattutto della Nazionale, oltre che della sua vita privata.
Convinto dell’intervista, Balotelli ha ribadito:
È importante che mi esprimi in modo che i tifosi sappiano la mia vera personalità e l’uomo che sono. Mi danno ai nervi i giudizi che vanno oltre il calcio!
A Nizza sta vivendo una nuova vita calcistica, l’anno scorso l’exploit della squadra della Costa Azzurra con tanto di qualificazione alla Champions League. Quest’anno la situazione è più altalenante. Attualmente i rossoneri non vincono in campionato da oltre un mese e domani c’è la trasferta a Parigi contro il Psg.
Vincere è possibile, difficile, ma fattibile. Anche se avrei preferito giocare contro Neymar.
In effetti la stella brasiliana salterà il match a causa dell’espulsione rimediata nell’ultima gara contro il Marsiglia, comunque sia un motivo in più per il Nizza per giocarsela di più contro i vicecampioni di Francia.
Ovviamente le belle prestazioni in campo di SuperMario portano al pensiero Nazionale. Lungo l’intervista Balotelli non ha negato il suo forte attaccamento alla maglia azzurra e che gli piacerebbe ancora tanto poterla indossare dato che l’ultima convocazione risale al novembre 2014 dal ct Conte. In quell’occasione la punta ha dato forfait a causa di un infortunio; mentre l’ultimo match in azzurro risale addirittura alla triste partita del Mondiale brasiliano 2014 persa per 1-0 contro l’Uruguay.
Se il ct Ventura volesse chiamarmi, io sarei pronto. Se non volesse farlo, tiferei sempre per la mia Nazionale!
Un attaccante più maturo quello visto a Nizza, grazie anche alla fiducia della squadra e alla stabilità personale. La nascita del secondo figlio, Lion, il bimbo avuto dalla relazione con Clelia, ragazza 26enne residente in Svizzera, ha giovato in Mario.
Sembrano lontani i tempi del “Why always me?”
Balotelli sa che per meritarsi la maglia azzurra deve dimostrare di essere sempre ad alti livelli e come tale accetta di ascoltare le critiche solo calcistiche:
Accetto i giudizi anche se possono non piacermi. In ogni caso so bene quando non ho giocato bene la domenica: il lunedì ne discuto con l’allenatore. Non ho bisogno di leggerlo sui giornali per saperlo. E se ho giocato male, per rimediare devo lavorare duramente dal lunedì al venerdì per far bene alla domenica seguente. Non è che il giudizio degli altri m’interessi, ma per me il solo mezzo per migliorare è lavorare. Le critiche non mi piacciono, ma esistono e le accetto. Fanno parte del mestiere. Se non le accetti, bisogna cambiare sport!
Dario Sette
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