Quando parla un grande giocatore del passato, vale la pena di ascoltare ciò che dice e quindi l’Intervista di Demetrio Albertini è degna di attenzione. L’ex centrocampista del Milan, in occasione dei suoi 50 anni, si è fatto intervistare dalla Gazzetta e ha parlato a lungo della sua carriera e della sua storia nel calcio.
Il suo palmarès parla chiaro e la dice lunga sul suo lungo e glorioso percorso con il Milan degli invincibili, in cui ha vinto tutto quello che c’era da vincere.
Intervista Demetrio Albertini – Le sue Parole
La prima domanda riguarda la sua volontà di diventare allenatore; a questo riguardo, Albertini dichiara di aver iniziato a studiare per diventare tecnico ma di aver poi accettato un ruolo dirigenziale in Federcalcio. Questo costituisce un suo piccolo rimpianto, perché sarebbe potuto diventare un buon allenatore.
Sugli allenatori migliori che ha avuto, non ha dubbi nell’indicare Sacchi e Capello, che lo hanno accompagnato nella scalata ai vertici del calcio Europeo e mondiale. I suoi ricordi più piacevoli riguardano l’esordio in serie A e la partita di addio al calcio, oltre al mitico anno 1994. In quella stagione, infatti, Albertini ha vinto lo scudetto e la Champions League ed è arrivato in finale nei mondiali in USA.
Le due migliori partite sono la vittoria per 4 a 0 contro il Barcellona e un 3 a 3 sempre contro i Blaugrana, in cui ha segnato una doppietta. Ce ne sono due che vorrebbe rigiocare e sono la finale di Champions contro il Marsiglia e quella degli Europei del 2000 contro la Francia, persa per un soffio al golden gol.
Sui giocatori più forti incrociati nel suo cammino, cita Van Basten e Maldini tra i compagni di squadra e Ronaldo il fenomeno e Zidane tra gli avversari. Incredibilmente, dichiara di aver litigato con tutti i suoi allenatori e di aver avuto lo scontro più duro con Carletto Ancelotti.
Parla, poi, del Milan di quegli anni e ha solo parole belle per quel grande club che ha creato qualcosa di irripetibile per organizzazione e successi sul campo. Parlando del campionato, spera che il Milan di adesso riesca a dire la sua in Champions e che si giochi la vittoria dello scudetto, dopo tanti anni, anche se Juve e Inter partono avvantaggiate.
Il marcato dei rossoneri lo ha soddisfatto ma spera che ci sia qualche altro colpo di rilievo per rinforzare la sua squadra del cuore.
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