Giornata di vigilia per la Nazionale Italiana femminile che domani farà il suo esordio nel Final Six Grand Prix 2017, affrontando le campionesse mondiali statunitensi.
Nel match inaugurale delle Finali oggi la formazione americana è stata superata 3-2 (25-22, 25-17, 23-25, 18-25, 15-11) dalla Serbia, altra avversaria delle azzurre nella Pool K: la sfida contro le vice-campionesse olimpiche è fissata per venerdì. Per Chirichella e compagne la partita contro la formazione di Karch Kiraly segnerà il ritorno alla Final Six a distanza di due anni: l’ultima apparizione è stata nel 2015 ad Omaha, la formula prevedeva ancora il girone unico.
Nella giornata prima dell’esordio le ragazze di Mazzanti hanno completato il lavoro di preparazione sostenendo un allenamento di tecnica, mentre domani mattina è prevista la rifinitura sul campo di gara. Quello tra Italia e Stati Uniti sarà il terzo incontro nell’arco di un mese, le due squadre infatti si sono già affrontate durante il Grand Prix a Kunshan (vittoria Usa per 3-0) e a Macao (successo azzurro per 3-2). Più in generale i precedenti complessivi tra le azzurre e le americane sono 71: 31 vittorie italiane e 40 statunitensi. L’ultima sfida in una Final Six risale al 2015, quando gli Usa ad Omaha si imposero 3-1.
Nel medagliere del Grand Prix la squadra a stelle e strisce, che vanta 6 vittorie (1995, 2001, 2010, 2011, 2012, 2015), si trova in seconda posizione dietro al Brasile: leader incontrastato con 11 successi. L’Italia occupa, invece, la settima posizione: 2 medaglie d’Argento (2004, 2005) e quattro di Bronzo (2006, 2007, 2008, 2010). Oltre che per diverse giocatrici italiane, la gara di domani segnerà il debutto alle Finali anche per il CT Davide Mazzanti alla sua prima stagione sulla panchina azzurra.
“Penso che sia una grande occasione per mettere in campo le cose sulle quali stiamo lavorando e soprattutto metterci alla prova contro due squadre fortissime come Stati Uniti e Serbia. Grazie alle due sfide disputate le americane le conosciamo molto bene, hanno un cambio palla organizzato ottimamente e quindi dovremo essere bravi a marcare bene le attaccanti che nelle partite precedenti ci hanno dato più fastidio. Questa Final Six per noi sarà in crescendo per quanto riguarda il livello di difficoltà.”
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