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Fabio Aru cede secondi a Froome e cade giù dal podio della generale

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Sulle montagne più sacre del Tour de France, l’italiano Fabio Aru, lascia parecchi secondi sia sul leader Froome che sugli inseguitori, tanto da cadere giù dal podio.

Il ciclista sardo ha stretto i denti fino all’arrivo in discesa dopo la scalata del Galibier (la salita mitica che fece da trampolino alla vittoria di Pantani nel 1998), ma all’arrivo è giunto con 31 secondi di ritardo (35″ calcolando l’abbuono) che in classifica generale significa meno 53” dal campione britannico in maglia gialla e quarto posto. A vincere la tappa è stato Primoz Roglic, dopo una fuga di 100 km, giungendo solo al traguardo di Serre Chevalier.

Quando hanno attaccato: non ho avuto le energie per rispondere!

Il “Cavaliere dei 4 Mori” sa di aver perso e certo non è contento del risultato della tappa di montagna, tuttavia non getta la spugna ed è convinto che fino all’arrivo sugli Champs Élysées a Parigi qualcosa si possa ancora fare.

Il Tour de France del campione italiano è stato comunque da incorniciare. Ha indossato per diversi chilometri la maglia gialla e lo ha fatto praticamente senza compagno di squadra a supporto. È proprio questa la vera differenza con i diretti concorrenti alla vittoria del giro francese. Il campione Chris Froome tuttora ha uomini che lo sostengono in tappa, così come il transalpino Bardet.

Oggi c’è un’altra tappa dura sul colle dell’Izoard e lo scalatore italiano sa che può fare bene se la pedalata è quella giusta. Aru proverà a rifarsi sotto e guadagnarsi il podio verso Parigi che sarebbe strameritato, per come si sono evolute le situazioni in tre settimane di corsa.

Tra gli sfortunati della tappa montuosa, Marcel Kittel. Il tedesco, vincitore di cinque tappe e maglia verde, è caduto tanto da comunicare il ritiro dalla corsa gialla.

La stanchezza nei corridori si sente come ha ben testimoniato la foto di Pawel Poljanski ha postato sul suo profilo Instagram, e dopo l’arrivo a Parigi per molti ci sarà meritato riposo, per altri riprenderà la preparazione in vista della Vuelta di Spagna dove sicuramente sarà presente Vincenzo Nibali.

Dario Sette

Giornalista professionista, cura “Italians”, rubrica che parla di sportivi italiani che si sono affermati all’estero. E chissà magari, Ivanka Trump, la prossima volta non confonderà più Giorgio Chinaglia, ex attaccante di Lazio e New York Cosmos, per un santo.

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