Dopo il cambio squadra di Vincenzo Nibali e la grave perdita di Michele Scarponi, sarà il sardo Fabio Aru a portare altro l’onore del team kazako Astana e dell’Italia al prossimo Tour de France 2017.
Il ciclista isolano infatti, ha voglia di rivalsa dopo alcuni mesi bui dovuti sia alla notizia della morte del compagno di squadra Scarponi che al suo grave infortunio al ginocchio che lo ha tenuto lontano dalla bici, facendogli saltare anche il Giro d’Italia numero 100.
Proprio la delusione dell’assenza alla corsa rosa è stata tanta, calcolando il fatto che sicuramente il suo nome sarebbe stato accostato più volte a quello dei leader e per di più le prime tappe sono state percorse proprio sulla sua terra d’origine.
La 104esima edizione della Grande Boucle sarà un vero e proprio riscatto. La corsa alla maglia gialla partirà il primo luglio prossimo da Düsseldorf in Germania, con la voglia di arrivare sugli Champs Elysées con addosso la tanto desiderata maglia gialla del vincitore.
Dopo lo stop al Giro, è tornato a gareggiare per il Giro del Delfinato. Il 26enne è giunto quinto a soli cinque secondi dal podio, sfoggiando una forma fisica abbastanza rilevante.
Tuttavia, non sarà facile scalzare gli altri concorrenti. In primis il campione in carica Chris Froome del team Sky. Proprio con il ciclista britannico, Fabio Aru ha avuto modo di incrociarsi sulle strade piemontesi del Sestriere, entrambi volti a prepararsi al meglio per la corsa francese a tappe.
Fabio Aru resterà a Sestriere con il compagno di team Alexey Lutzenko sino alla vigilia della prova in linea Asti-Ivrea dei Campionati Italiani di Ciclismo su strada che si terrà il 25 giugno, dopodiché sotto con la Grande Boucle numero 104.
In Francia non sarà lui a guidare la squadra kazaka Astana da capitano. Il team infatti ha optato per il danese Jakob Fuglsang, fresco vincitore proprio del Delfinato.
Tuttavia il dualismo con Jakob Fuglsang non preoccupa affatto lo stesso Aru il quale ribadisce:
Con Jakob siamo fratelli di corsa. Deciderà la strada!
Tra le strade transalpine, inoltre, sogna di arrivarci indossando la maglia tricolore del vincitore dei campionati italiani.
La maglia tricolore è un sogno e indossarla al Tour sarebbe bellissimo.
La possibile vittoria del Tour proietterà sicuramente l’italiano tra i campioni della storia del ciclismo. Dopo il trionfo della Vuelta di Spagna del 2015, sarebbe una bella conquista vincere a Parigi.
Dario Sette
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