Il Valzer delle panchine quest’anno è molto lungo e la notizia di D’Aversa vicinissimo alla Sampdoria rientra nella casistica dei numerosi cambi di allenatore di quest’anno. Il presidente Ferrero ha sondato diverse piste, tra cui Vieira e Dionisi ma non si sono concretizzate, per cui ha puntato su D’Aversa; il quale ha vinto al fotofinish la corsa con Giampaolo per la panchina blucerchiata.
L’allenatore è ancora legato al Parma fino al 2022 ma nelle prossime ore ci sarà la risoluzione del contratto e quindi potrà firmare l’accordo con la Sampdoria. Le due parti, quindi, provvederanno a mettere nero su bianco la firma per un biennale con uno stipendio di 700000 euro netti a stagione.
Dopo il divorzio con Ranieri, quindi, la Sampdoria trova un po’ di pace anche se la situazione non è di quelle più rosee; sono previsti, infatti, diversi cambiamenti a livello di rosa e alcuni giocatori importanti potrebbero andare altrove. Inoltre, il rapporto tra la tifoseria e il presidente Ferrero è tutt’altro che idilliaco; prova ne è la serie di contestazioni a cui è sottoposto negli ultimi tempi da parte di una frangia dei tifosi blucerchiati.
Al tecnico, quindi, tocca il difficile compito di rasserenare la situazione e ciò può avvenire solo a fronte di concreti risultati da ottenere sul campo.
D’Aversa vicinissimo alla Sampdoria – Caratteristiche Tecniche
Il calcio delle squadre di D’Aversa è prettamente difensivo e si basa molto su un baricentro basso, con le linee dei reparti vicinissime tra loro, per concedere pochi spazi agli avversari. E’ difficile, pertanto, vedere i suoi uomini andare a pressare in massa nella metà campo avversaria, tranne, forse, in alcune situazioni di svantaggio.
Lo schema preferito è il 4-3-3, con la squadra, come detto, bassa e molto compatta, che in fase offensiva si affida soprattutto alle ripartenze; in queste occasioni, in genere la punta centrale va incontro al giocatore che ha recuperato la palla e fa la sponda per il mediamo o la mezzala; il quale, a sua volta, verticalizza velocemente sugli attaccanti esterni che vanno in profondità.
In fase d’impostazione, in genere la palla giunge al terzino, a cui l’attaccante esterno va incontro, per creare lo spazio in cui si inserisce la mezzala. Un’altra caratteristica del gioco di D’Aversa è la duttilità e infatti le sue squadre spesso si adattano allo schema di gioco dell’avversario che hanno difronte. Si tratta, quindi, di un allenatore che predilige la solidità difensiva ma le cui squadre sono mediamente molto ben organizzate dal punto di vista tattico.
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