Franz Beckenbauer, dalle pagine della “Bild”, torna a difendersi. Il Kaiser, all’epoca presidente presidente del comitato organizzatore, e’ sotto inchiesta in merito alla presunta tangente da 6,7 milioni di euro alla Fifa per ottenere l’organizzazione dell’evento iridato.
Quei soldi, secondo le accuse, servirono a comprare i voti dell’Esecutivo ma la Dfb ha sempre sostenuto che si trattasse della restituzione di un prestito fatto da Robert Louis Dreyfus, l’allora numero uno dell’Adidas scomparso poi nel 2008, per ottenere un ulteriore finanziamento da parte della Fifa.
“L’assegnazione dei Mondiali del 2006 alla Germania, per quanto ne so, non fu comprata. Non volevamo corrompere nessuno e non abbiamo corrotto nessuno”, insiste Beckenbauer, che non tornera’ a parlare dell’argomento fino a quando “le autorita’ tedesche e svizzere, con le quali sto ovviamente collaborando, avranno concluso le loro indagini”.
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