Curiosità Mondiali

Italia-Islanda: dal 2004 al 2018 in un gioco di ruoli che fa ben sperare

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Mondiali di Russia 2018, fuori l’Italia, dentro l’Islanda.

In questo nuovo scenario che vede molti di noi adottare la squadra di ghiaccio, non potendo issare il tricolore italiano, si riaffacciano alla mente ricordi datati 2004, quando la nazionale azzurra si preparava a partecipare alle qualificazioni per i Mondiali di Germania 2006, guidata da un nuovo commissario tecnico.

Allora era Marcello Lippi ad essere stato nominato nuovo allenatore, per riportare gli azzurri al successo e garantirsi un posto nella competizione mondiale. Un ruolo difficile il suo, che non viene aiutato dagli eventi e si ritrova nell’occhio del ciclone già alla prima partita di esordio.

E si giocava proprio l’amichevole Islanda-Italia, in uno scontro epico dove a Reykjavik si realizza la disfatta di una nazionale non ancora in forma. L’Italia perde per 2-0 bloccando sul nascere speranze e aspettative che si trasformano in amarezza e delusione.

Ecco cosa si leggeva allora nelle principali testate giornalistiche:

L’Islanda gela l’Italia di Lippi. Sconfitta inattesa (2-0) per gli azzurri lenti e privi di mordente

Gazzetta dello sport, 2004

E ancora:

Pessimo esordio per Lippi, Italia sconfitta in Islanda. I nordici più avanti nella preparazione e più motivati mettono sotto gli azzurri e si aggiudicano la partita per due a zero

La repubblica, 2004

Tanto pessimismo per questo esordio non proprio promettente che getta le basi per l’avanzata dell’Islanda e la mancata qualificazione dell’Italia. Del resto, se un piccola squadra come quella dell’islanda era stata capace di mettere in difficoltà la nazionale azzurra, che speranze ci potevano essere di andare avanti?

Ma la storia non si fa con un solo evento e la nazionale azzurra riesce a riscattarsi ampiamente con un percorso che non solo la conduce alla qualificazione, ma anche a sollevare la Coppa del Mondo in Germania ed essere eletta campione del mondo 2006.

Ironia della sorte, assistiamo ora ad una sorta di gioco di ruoli, dove Islanda e Italia si ritrovano l’una nei panni dell’altra. Mentre l’Islanda si qualifica e si appresta a giocarsi per la prima volta il titolo mondiale, l’Italia dovrà godersi lo spettacolo da casa, proprio come dodici anni fa hanno dovuto fare i tifosi islandesi.

Che sia di buon auspicio? Allora l’Italia, contro ogni pronostico e aspettativa, è arrivata in finale e ha vinto il titolo. Adesso tocca all’Islanda: un piccolo paese contro potenze europee abituate alla competizione per vincere la Coppa.

Noi di Mondiali.it vogliamo rimanere vicini al paese scandinavo perchè, comunque vada in Russia, è riuscita a raggiungere un obiettivo che inseguiva da sempre: prendere parte al suo primo storico mondiale e soprattutto aver reso orgoglioso il suo paese, proprio come l’Italia ha sempre fatto. Non solo nel 2006, ma anche quando non è stata lei la squadra a sollevare la Coppa del Mondo.

Laureata in materie umanistiche ha fatto della sua passione per la scrittura e il giornalismo un vero lavoro a cui si dedica a tempo pieno. Vive in Sicilia ma gira il mondo coi suoi pezzi che trattano di tutto e di tutti, con particolare attenzione per l'affascinante mondo dello sport.

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