Francia 2019

Al via il Mondiale femminile, ma senza la calciatrice più forte Ada Hegerberg

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Ci siamo! Finalmente oggi si alza il sipario del Mondiale di calcio femminile 2019. Un evento sportivo sentito in cui si sfideranno tante nazionali forti ricche di campionesse.

Una fuoriclasse, però, ha deciso di rinunciare alla chiamata della propria squadra con delle non poche polemiche.

Non si tratta di una calciatrice qualunque: è Ada Hegerberg, attaccante norvegese del Lione, vincitrice del primo Pallone d’oro femminile nel 2018 e della Champions League.

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Il sorriso di Ada Hegerberg con il suo Pallone d’oro

In realtà la campionessa ha deciso di allontanarsi dalla federazione norvegese  NFF già nel 2017, rifiutando varie  convocazioni. Ovviamente il no per il Mondiale ha fatto molto più scalpore.

Il motivo di questa rinuncia è legato alla netta differenza di condizioni e di opportunità tra uomini e donne in Norvegia. Molte calciatrici trovano difficoltà a inserirsi nel mondo del calcio e non vengono offerte le stesse opportunità che, invece, ci sono tra i maschi.

Anche se negli ultimi tempi dei grandi miglioramenti ci sono stati, per la Hegerberg è ancora poco . Esiste ancora un divario abissale dal punto di vista organizzativo oltre che economico.

A commentare questa decisione anche l’ex calciatrice azzurra Melania Gabbiadini, in una lunga intervista.
La lotta contro la NFF e la 23enne attaccante è iniziata già da diverso tempo e, finora, la federazione non è mai scesa a compromessi con la calciatrice scandinava, scalzando molte sue richieste.

In molti Paesi, tra cui anche l’Italia, da sempre le donne lottano per ottenere quelle attenzioni che meritano. Un’attenzione che significa diritti: diritto di essere ascoltate, diritto di poter giocare liberamente, diritto di avere le giuste attrezzature oltre a un equo compenso.

L’attaccante in un’intervista

La norvegese è una delle più pagate al mondo, con uno stipendio di circa 400mila euro all’anno. Secondo uno studio, nel 2017 la media della paghe nel campionato francese era di 42mila euro, nonostante la presenza di calciatrici famose. Inoltre sotto i campionati meno famosi c’è ancora lo status del “non professionistico” come nelle giovanili o nei club più piccoli, in cui le calciatrice pur di giocare si autofinanziano.

In molti casi, inoltre, ci sono ancora atteggiamenti sessisti contro le calciatrici, situazioni spiacevoli che anche in un evento ufficiale qual è stato la consegna del Pallone d’oro Ada Hegerberg è stata protagonista.

Giornalista professionista, cura “Italians”, rubrica che parla di sportivi italiani che si sono affermati all’estero. E chissà magari, Ivanka Trump, la prossima volta non confonderà più Giorgio Chinaglia, ex attaccante di Lazio e New York Cosmos, per un santo.

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