Con il match inaugurale tra i padroni di casa della Francia e la Corea del Sud, venerdì 7 giugno, si alza ufficialmente il sipario sull’ottava edizione della Coppa del Mondo femminile. Con 24 squadre, tra cui l’Italia, Mondiali.it seguirà l’evento attraverso curiosità, aneddoti e informazioni. Ecco, per esempio, un paio di record, conquistati da singole calciatrici o dalle Nazionali nelle edizioni precedenti, con alcuni traguardi che potranno essere ritoccati e migliorati. Consigli utili quando sarete tra amici ed amiche e vorrete fare gli splendidi
La Nazionale con il più alto numero di Mondiali vinti
Gli Usa sono la Nazionale più forte e blasonata nel calcio femminile con tre trofei alzati al cielo su sette edizioni. Gli Stati Uniti hanno vinto il primo storico Mondiale, quello del 1991, il secondo nel 1999 e il terzo, l’ultimo, in Canada nel 2015, battendo il Giappone per 5-2 e vendicandosi per la finale del 2011 persa rocambolescamente. Le americane quindi sono le campionesse in carica e un gradino più in basso c’è la Germania con due successi (2003 e 2007) e quindi farà di tutto per raggiungere le rivali già in Francia.
La calciatrici con più gol segnati in Coppa del Mondo
E’ la brasiliana Marta a detenere il record di calciatrice più prolifica nella storia dei Mondiali con 15 reti messe a segno tra il 2003 e il 2015. In quattro edizioni, Marta ha diviso così il suo bottino: 3 gol nel 2003; ben 7 nel 2007; 4 nel 2011 e solamente uno nel 2015. Nell’edizione del 2007, l’attaccante brasiliana ha vinto la Scarpa d’oro e anche il Pallone d’oro. E in Francia potrà migliorare il suo score.
Maggior numero di reti segnate da una calciatrice in un singolo Mondiale
Il record appartiene all’americana Michelle Akers e difficilmente assisteremo a qualcosa di simile nuovamente: 10 marcature, tutte in un solo Mondiale, quello del 1991.
Giocatrici che hanno partecipato a più Coppe del Mondo
E’ una bella sfida, anzi un testa a testa tra due atlete: la prima a raggiungere il traguardo di sei Mondiali disputati (SEI!) è stata la giapponese Homare Sawa nella partita contro la Svizzera giocata l’8 giugno 2015 a Vancouver. Record individuale rimasto tale solo per 24 ore perché il giorno dopo, Miraildes Maciel Mota – nota a tutti come Formiga – ha pareggiato i conti scenendo in campo contro la Corea. Entrambe le giocatrici hanno giocato almeno una partita tra il 1995, 1999, 2003, 2007, 2011 e il 2015.
Ma non è tutto perché Formiga è convocata per l’edizione 2019 in Francia. Siamo pronti ad aggiornare le statistiche.
Giocatrice più anziana ad andare in rete
E’ ovviamente la stessa Formiga che nella medesima partita contro la Corea del Sud ha anche segnato una rete. Per la centrocampista capitana del Psg una rete a 37 anni compiuti, essendo nata il 3 marzo 1978.
Più alto scarto di gol in una partita
La difesa della Nazionale argentina ha ancora gli incubi: 11 gol subiti dalla Germania per un rotondo 11-0 nella prima partita del Mondiale del 2007 giocata il 10 settembre.
Giocatrice più anziana
Il trono spetta a Christie Rampone che, subentrata nella finale del 2015 contro il Giappone, ha giocato una partita ufficiale all’età di 40 anni e 11 giorni, migliorando il suo stesso record precedente conquistato quale settimana prima, in un match della fase a gironi contro la Nigeria. E chi potrebbe insidiare Rampone? Sì, proprio lei, ancora Formiga che ha 41 anni.
Chi ha segnato più gol in una sola finale?
Disputare una competizione mondiale è già il sogno nel cassetto di molti atleti, piazzare una tripletta in finale è ultraterreno. E con i pieni sospesi in aria dev’essersi sentita Carli Lloyd quando ha segnato tre gol con la maglia degli Stati Uniti nella finale vinta 5-2 contro il Giappone nel 2015. Una tripletta in soli 16 minuti con la prima rete arrivata dopo solo 2 minuti e 34 secondi (anche questo, gol più veloce in una finale femminile).
E a impreziosire ulteriormente il record di Lloyd c’è un altro dato statico: tra calcio maschile e femminile solo il grande Geoff Hurst ha segnato un’altra tripletta in finale, quella del 1966.
Il gol “più lento” in una finale?
Come vedete Giappone e Usa negli ultimi anni se la sono giocata fino alla fine: così Homare Sawa nel 2011 ha impiegato 117 minuti (si era nei supplementari) per segnare la rete ormai insperata del 2-2, quella che ha mandato il match ai rigori e che ha visto premiare proprio le nipponiche.
L’allenatrice più giovane
Una menzione speciale anche per chi sta in panchina e guida la squadra: l’allenatrice più giovane nella storia dei Mondiali femminili è stata Vanessa Arauz León, nata in Ecuador il 5 febbraio 1989, e sulla panchina della Nazionale a 26 anni e 123 giorni, nel debutto dell’Ecuador contro il Camerun nel 2015. Vanessa Arauz León è il manager più giovane in assoluto comprendendo sia donne che uomini: nel calcio maschile è stato l’argentino Juan José Tramutola con i suoi 27 anni e 267 giorni a guidare il suo paese nel Mondiale del 1930.
Comments are closed.