Calcio

Le sette meraviglie di Pietro Terracciano contro il Milan

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Se parlassimo di “sera dei miracoli” forse pomperemmo troppo d’aspettative e risulteremmo fuorvianti. Ma il calcio che sa sparigliare le carte repentinamente porta anche a questo: porta il portiere che faceva l’anno scorso la riserva in Serie B a essere il migliore in campo nel posticipo tra Empoli e Milan; a esser quello che fa sollevare dubbi e malumori attorno a Gattuso e l’ambiente rossonero.

Le connessioni tra Pietro Terracciano, estremo difensore dell’Empoli, e il Milan però non si esauriscono nella strepitosa serata vissuta allo stadio Castellani. Sì perché il ragazzo che viene da San Felice a Cancello, nel casertano, l’anno scorso ha fatto la panchina perché davanti a lui c’era il portiere passato da Milanello, o meglio che nel Milan – almeno in estate – era la quinta scelta dopo i fratelli Gigio e Antonio Donnarumma, Reina e Plizzari. Era la riserva di Garbiel, arrivato in prestito nel 2017-2018 ad Empoli per sostituire il titolare Provedel, infortunato.

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Riversa di Provedel prima, il club toscano ha preferito affidare i pali all’ex milanista, così nella grande cavalcata dell’Empoli verso la Serie A, Terracciano non ha giocato nemmeno un minuto. La soddisfazione arriva solamente a promozione conquistata: nelle ultime tre partite di campionato, gioca lui. Un contentino? Può essere, fatto sta che Pietro coglie al volo l’opportunità e da quella porta non si schioda più. L’estate 2018 riporta Gabriel al Milan e poi al Perugia, l’Empoli aspetta ancora Provedel  non ancora recuperato dall’infortunio e allora Andreazzoli si sente di dare fiducia al numero “12” designato. E va anche bene nelle prime cinque giornate di campionato, poi la notte capolavoro contro il Milan.

Immaginando la voce del ragionier Fantozzi, ecco le paratone n sequenza: doppia parata su Bonaventura e Kessie (strepitosa la seconda), riflesso ancora su Bonaventura e super intervento su Suso nel primo tempo; parata d’istinto sul destro di Suso, volo plastico su sinistro a giro dello spagnolo, autentico prodigio all’angolino sull’ennesimo sinistro di Suso a due minuti dalla fine.

Sette meraviglie di Terracciano, di quelle che non ci vai a dormire per diversi giorni, ricordando e rivivendo quegli istanti.

Redazione mondiali.it

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