Fantacalcio

Il miglior attacco è la difesa: la lezione dell’Atalanta di Gasperini

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr

L’ultimo in ordine di tempo è stato Hans Hateboer. Una capocciata del difensore olandese ha regalato il blitz esterno a Cagliari che proietta l’Atalanta in piena bagarre per la Champions League. E’ il quarto gol in campionato per il difensore ex Groningen, il quindicesimo totale per il reparto arretrato nerazzurro. Nessuno nell’Europa calcistica che conta ha fatto meglio degli uomini di Gasperini che, dopo un inizio stentato, stanno confezionando un’altra stagione da ricordare.


La retroguardia dell’Atalanta è il simbolo di una squadra che attacca e difende in 11. I marcatori non sono fermi nella propria area in attesa dell’attaccante avversario, ma supportano l’azione offensiva e si propongono sui calci piazzati. Gli esterni, punto di forza del gioco di Gasperini, è difficile chiamarli semplici terzini. Soprattutto nei moduli utilizzati dal tecnico piemontese: con la difesa a tre, le ali fanno i quinti di centrocampo nel 3-5-2 o sono dei veri propri attaccanti nel 3-4-3.

In testa alla classifica c’è Gianluca Mancini, ennesima rivelazione dell’Atalanta dei miracoli del Gasp. Cinque gol per il difensore toscano, il migliore assieme a Kolarov in questa speciale classifica. Dietro di lui, come detto, Hateboer (e tre assist), alla terza stagione a Bergamo. A due reti c’è Timothy Castagne, il francese che tanto bene sta facendo sulla fascia sinistra. A Cagliari, ad esempio, ha propiziato il gol del vantaggio con uno dei suoi cross che scodella al centro.

Appaiati a una rete troviamo: Rafael Toloi (con tre assist), Josè Palomino, Robin Gosens (con due assist) e Berat Djimsiti.  Al palo restano Andrea Masiello (finito un po’ indietro nelle gerarchie dopo una serie di ottime annate) e Ali Adnan. Ma non c’è da disperare visto che uno dei punti di forza di Gasperini è il turnover, soprattutto nel reparto arretrato. Dietro l’exploit della società di Percassi non ci sono solo Gomez, Zapata e Ilicic. C’è anche una difesa con nuovi interpreti degni eredi dei vari Caldara, Conti e Spinazzola.

Giornalista, nato e cresciuto nella provincia barese con pezzi di cuore sparsi tra Roma e Liverpool, a metà tra Penny Lane e Strawberry Fields. Segue il calcio da quando Andrè Escobar segnava nella propria porta a Usa ‘94 mentre Roberto Baggio riceveva palla da «un’iniziativa di Mussi sulla fascia destra» . SCOPRI LO SCONTO UTILIZZANDO IL COUPON: VINCENZOP

Comments are closed.