La prima medaglia dell’atletica leggera all’Universiade 2019 di Napoli ha il nome di Daisy Osakue inciso sopra. L’azzurra ha conquistato l’oro nel lancio del disco con il primato personale di 61,69 metri, allungando la gittata di 34 centimetri rispetto al 61,35 che aveva realizzato nella stagione del college Usa.
Quella di martedì 9 luglio sulla pedana del San Paolo è la settima misura italiana di ogni epoca: le prime sei appartengono alla primatista nazionale Agnese Maffeis, con il picco del record di 63,66 che risale al 1996. La ventitrenne torinese delle Fiamme Gialle al quinto turno di lanci ha scalzato dalla prima piazza la quotata tedesca Claudine Vita (61,52) e ha superato per la seconda volta la misura richiesta per i Mondiali di Doha del prossimo autunno. Suo prossimo, imminente traguardo.
Daisy, 23 anni di Torino, studia attualmente criminologia alla Angelo State University, in Texas. Grande festa a Moncalieri dove vive la famiglia della campionessa azzurra e pensare che appena un anno fa proprio di questi tempi Daisy viveva il dramma che l’ha fatta finire suoi giornali suo malgrado: presa di mira da un gruppo di bulli, mentre tornava a casa fu colpita all’occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa. Un incidente che aveva rischiato di pregiudicare la sua partecipazione agli Europei di Berlino 2018.
Comments are closed.