A volte anche giocando per una squadra di provincia si può essere protagonisti con la nazionale e questo è il caso di Locatelli e della sua Storia dell’Europeo 2020. Cresciuto nelle giovanili del Milan, il centrocampista fa il suo esordio in Serie A, convinto di rimanere in rossonero per molti anni.
In alcuni casi, infatti, un giovane talento che sboccia in una grandissima squadra, immagina di scrivere molte pagine della storia del club; per poi ritrovarsi, invece, ad andare a giocare in provincia. Nell’agosto 2018, infatti, Locatelli passa al Sassuolo dopo 3 stagioni al Milan, che evidentemente non punta più su di lui. Negli altri tre anni con gli emiliani gioca benissimo e diventa un punto fermo della squadra, maturando tantissimo anche grazie al tecnico De Zerbi.
Nello stesso tempo comincia a giocare stabilmente nell’Under21 e nel 2019 diventa il capitano della nazionale giovanile di Nicolato. L’esperienza agli ordini dell’attuale tecnico dello Shakhtar Donetsk gli consente di migliorare e di accendere l’interesse dell’invitto Mancini, il quale gli concede molto spazio in nazionale. Nel corso di Euro 2020, infatti, quando Verratti è indisponibile, Locatelli è il suo sostituto; grazie all’ottima prova nel corso della competizione continentale con la maglia azzurra, la Juve accende i radar su di lui e lo ingaggia il 18 agosto 2021.
Locatelli Storia dell’Europeo 2020 – Percorso con l’Italia di Mancini
Nations League 2020-2021
Dopo una lunga trafila nell’Under21, riceve la sua prima convocazione nella nazionale maggiore il 27 agosto 2020 e il suo esordio arriva il 7 settembre, alla giovane età di 22 anni. In tale occasione, scende in campo dal primo minuto nella sfida contro l’Olanda, valida per la Nations League 2020-2021, che termina con la vittoria azzurra per 1 a 0 ad Amsterdam.
In tale competizione, scende in campo dal primo minuto in ben 5 occasioni e dà, quindi, un grande contributo al raggiungimento della semifinale contro la Spagna che si gioca ad ottobre.
Qualificazioni Mondiali Qatar 2022
Locatelli partecipa a tutte le tre gare di qualificazione ai mondiali di Qatar 2022 e va a segno nella seconda partita contro la Bulgaria, in cui subentra al minuto 67′.
Locatelli Storia dell’Europeo 2020 – Euro 2020
Il neo centrocampista della Juve ha giocato in tutte le partite, eccetto quella del turnover massivo contro il Galles e quella dei quarti contro il Belgio. Nelle prime due sfide è partito titolare, per via dell’indisponibilità di Verratti; nelle altre gare, invece, subentra sempre a partita in corso.
Nella prima gara contro la Turchia, Locatelli gioca una grandissima partita, come tutta la squadra, che sottomette completamente gli avversari. Dà il suo apporto sia in fase di contenimento che in fase di costruzione e mette lo zampino sul primo gol azzurro, quando serve Barella che lancia Berardi sulla fascia prima dell’autogol di Demiral. Lascia, poi, spazio a Cristante a fine partita.
La sfida contro la Svizzera lo consacra a livello internazionale perché l’azzurro gioca la sua miglior partita agli Europei e forse anche quella della sua carriera. Al minuto 26 accende la partita, lanciando il suo compagno di club al Sassuolo Berardi, che si beve il terzino e la mette in mezzo; nel frattempo, però, Locatelli segue l’azione e galoppa verso la porta per più di 50 metri; pertanto, si fa trovare in area su passaggio del compagno e la mette dentro a portiere battuto, mandando in visibilio l’Olimpico di Roma.
A inizio ripresa, invece, riceve palla da Barella al limite dell’area e lascia partire un sinistro che batte il portiere Sommer, chiudendo virtualmente la partita. Nel finale lascia spazio a Pessina per ricevere la meritata standig ovation del pubblico e risulta il miglior giocatore della partita.
A partire dal match contro il Galles, Verratti torna disponibile e si riprende il posto da titolare. Contro l’Austria, Locatelli sostituisce proprio il centrocampista del PSG, che appare in affanno, e, pur essendo meno decisivo rispetto alle prime due gare, raggiunge la sufficienza, anche se ha qualche responsabilità sul gol degli austriaci.
Entra anche nella gara contro la Spagna, rilevando uno spento Barella all’85’. Non riesce a incidere come dovrebbe, anche per la bravura degli avversari, e sbaglia il primo calcio di rigore ma per fortuna Donnarumma e gli altri azzurri rimediano, raggiungendo la finale.
Nell’ultima gara della competizione, entra al 96′, subentrando a un grande Verratti e dà sostanza al centrocampo azzurro, raggiungendo la piena sufficienza. Questa volta non si presenta dagli 11 metri e alla fine festeggia, come tutti, il meritato trionfo azzurro.
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