A volte ritornano, in questo caso si tratta degli infortuni che non danno pace a un giocatore, per cui dobbiamo dare la notizia che Sensi salta gli Europei 2020. Non ci piace parlare di malanni fisici, soprattutto quando provocano le defezioni di competizioni importanti quali Euro 2020; in questo caso, poi, trattandosi di un giocatore dell’Italia, la situazione diventa sicuramente meno piacevole.
Abbiamo già parlato di un suo primo infortunio e delle caratteristiche tecniche del giocatore, che oggi ha avuto un risentimento muscolare agli adduttori nel corso dell’allenamento. Il ct Mancini rinuncia, quindi, a uno dei suoi pupilli Stefano Sensi, che faceva parte della lista dei 26 dei convocati dell’Italia.
Sensi salta Europei 2020 – Le idee tattiche di Mancini
Stefano Sensi non sarebbe partito tra i titolari ma Mancini avrebbe potuto pensare di inserirlo qualora l’infortunio di Verratti non fosse rientrato in tempo; per adesso, sembra che il centrocampista del PSG possa scongiurare l’esclusione e che riesca a giocare dall’inizio, come previsto. Al suo posto, rientra il centrocampista dell’Atalanta Matteo Pessina, che faceva parte dei 28 convocati ma non dei 26 definitivi.
Il centrocampo dell’Italia sarà sicuramente a tre e, in fase di costruzione, due centrocampisti rimarranno al centro; il terzo, che è spesso Barella, si sgancerà sulla trequarti per attaccare. La stessa cosa succede ai terzini, che vanno in sovrapposizione quando gli attaccanti esterni si accentrano per creare lo spazio. Ovviamente, quando succede che un terzino sale in progressione offensiva, quello dal lato opposto si accentra in modo da formare una linea di tre difensori.
L’idea di Mancini è che questi due movimenti appena descritti avvengano simultaneamente, in modo che la squadra si disponga in un 3-2-4-1 e attacchi con almeno 5 uomini.
Un’altra costante sarà la posizione di Verratti e Jorginho non in linea tra loro; spesso, infatti, giocano in verticale (o comunque su due linee diverse), in modo da spezzare la pressione avversaria. I due centrocampisti, inoltre, potrebbero trovarsi diverse volte vicini a Insigne che si accentra in modo che questi 3 giocatori tecnici dialoghino il più possibile tra loro.
La squadra di Mancini giocherà prevalentemente palla a terra con pochi tocchi ma a volte non disdegnerà il lancio lungo; questo avviene per mano dei difensori, soprattutto Bonucci, o di Jorginho che ha un buon piede. Quando il difensore ha la palla, di solito uno degli attaccanti va in arretramento e un altro cerca la profondità e dettando il lancio al portatore di palla.
In fase di non possesso, non vedremo una squadra che pressa in modo asfissiante (se non in alcuni frangenti); lo schema, in quel caso, sarà il 4-5-1 con gli attaccanti esterni che arretrano a difendere.
La notizia che Sensi salta gli Europei 2020 è una tegola per la nazionale perché il giocatore si adatta bene a queste idee di gioco; adesso, non potendo disporre di lui, Mancini userà Pellegrini, che è guarito dall’infortunio, come primo rincalzo dei tre titolari.
Facciamo un grosso augurio di pronta guarigione per Stefano Sensi, perché possa ripartire alla grande sia con il suo club che in nazionale e che per lui questa sia l’ultima sua defezione.
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