Euro 2020

Intervista Florenzi Europei 2020

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Nell’articolo parliamo dell’intervista di Florenzi per gli Europei 2020, in cui il talentuoso calciatore italiano ci spiega le sue emozioni e il clima attorno all’Italia di Mancini, a pochi giorni dall’inizio. Il calciatore del PSG, di proprietà della Roma, quest’anno ha saputo ritagliarsi un ampio spazio nelle file dei Parigini; per questo probabilmente sarà il terzino titolare della nazionale.

Florenzi – Caratteristiche Tecniche

Se parliamo di Alessandro Florenzi, dire che è duttile appare riduttivo, visto che ha cambiato 5 o 6 ruoli, tra centrocampo e difesa. L’atleta, infatti, ha giocato da mezzala, da centrocampista centrale, da attaccante esterno, da esterno di centrocampo, per poi occupare stabilmente il ruolo di terzino destro. I suoi punti deboli sono la statura ed il fisico non proprio sontuoso ma le doti tecniche non gli mancano di sicuro. Il calciatore, infatti, è bravo con i piedi, è veloce, sa difendere e ha una grande intelligenza tattica. Si tratta, dunque, come si suole dire, di un calciatore universale.

Intervista Florenzi Europei 2020 – Le sue parole

Per quanto riguarda Euro 2020, Florenzi si è detto voglioso di partecipare a questa splendida manifestazione ed è anche felice di tornare a giocare nello stadio Olimpico di Roma. In questa città lui è nato ed è cresciuto calcisticamente, per cui giocare nel suo stadio e trovare anche una parte dei tifosi, sarà un ulteriore stimolo a dare tutto in campo.

Secondo il terzino italiano, la favorita della rassegna è la Francia di Deschamps, anche perché può avvalersi di Mbappé, che reputa giocatore più forte del mondo. Per lui, quindi, c’è la Francia che è più forte delle altre e, un gradino più sotto, ci sono diverse squadre, tra cui l’Italia, che possono comunque ambire al titolo.

Sullo slittamento di un anno dell’Europeo, Florenzi lo vede nella prospettiva positiva, come un anno in più di esperienza e maturazione; questo, però, vale anche per gli avversari. Nel prosieguo dell’Intervista, parla anche di covid e pensa che il fatto di aver vaccinato tutti gli atleti sia stato un bene; questo scongiura i casi di covid accaduti in altre nazionali, quali Busquets nella Spagna e Kulusevski e Svanberg nella Svezia, che potrebbero dar vita a focolai.

Per quanto riguarda il gruppo, lui pensa questo che sia migliore rispetto a quello degli Europei 2016 ma va dimostrato sul campo; del resto, anche lui si sente molto più forte e maturo rispetto a 5 anni fa.  In merito al mercato, inoltre, non si sbilancia e dice di pensare solo agli Europei, per adesso.

Non vede, poi, grosse differenze tra la serie A e il calcio francese e dice che non bisogna assolutamente prendere sotto gamba la Turchia, che ha buoni giocatori e può metterci in difficoltà. Non ha voluto rilasciare commenti su Mourinho, a cui penserà dopo la competizione; inoltre, ha detto che Mancini e Conte sono diversi nelle idee ma entrambi hanno una gran voglia di vincere e sono ottimi allenatori.

Redazione mondiali.it

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