Tutto iniziò quando l’editore dei Marvel Comics, Martin Goodman, dopo una partita a golf perduta, decise di mettere su carta un’idea bizzarra e di condividerla con me. Mi disse: “Perché non crei una squadra di supereroi?”
L’avventura inizia sul green di golf: Spiderman, l’Incredibile Hulk, Thor, gli X-Men, Iron Man e tanti tanti alti, beniamini dei fumetti prima, del cinema oggi. Tutti passati dalla mente creativa di Stan Lee, all’anagrafe Stanley Martin Lieber, morto a 95 anni il 12 novembre 2018. Fumettista, editore e direttore della Marvel Comics, insieme al disegnatore Jack Kirby aveva ideato nel 1961 i Fantastici Quattro.
Da una partita di golf andata male è iniziata la leggenda. Generazioni e generazioni di bambini “infettati” che poi sono diventati adolescenti e poi adulti e poi hanno trasmesso ai loro figli la passione sviscerata per gli eroi dai superpoteri. «Da un grande potere deriva una grande responsabilità» scriveva proprio Stan Lee in uno dei primissimi fumetti di Spiderman e, per certi versi, anche nel calcio – tutti noi siamo stati bambini e tutti noi abbiamo avuto il poster del nostro eroe appeso in camera – con buona dose di rivalità, si fronteggiano forze del bene e forze del male.
Pierre-Emerick Aubameyang è tra chi, nel mondo del pallone, manifesta senza esitazione la sua influenza per il mondo “mascherato”: l’attaccante del Gabon, già ai tempi del St. Etienne, era solito festeggiare indossando la maschera di Spiderman. Abitudine che si è portato anche in Germania, al Borussia Dortmund, dove ha contagiato la sua spalla, Marcus Reus, in una speciale esultanza alla Batman e Robin (che sono della DC, precisiamo).
Evidentemente dalle parti della Loira, il supereroe che lancia le ragnatele doveva essere la fiaba raccontata dai genitori per addormentarsi, perché Jérémie Janot, istrionico portiere del St. Etienne, ormai ritirato, ma che detiene il record di imbattibilità in casa in Ligue1 (1534 minuti senza subire gol), più volte è sceso in campo vestito proprio come Peter Parker.
Poi c’è Sebastian Giovinco soprannominato “Formica atomica” e che dire di Hulk, il calciatore brasiliano? All’anagrafe Givanildo Vieira de Souza, l’attuale attaccante dello Shanghai SIPG, ha cambiato il suo nome nel popolare eroe verde tutto muscoli per la sua somiglianza con l’attore statunitense Lou Ferrigno, che negli anni settanta, interpretò il personaggio di Hulk nell’omonima serie televisiva. “Nomen omen”, diremmo, visto le sue sassate imprendibili viste con la maglia del Porto, dello Zenit e della Nazionale brasiliana.
E Superman? Beh, Buffon in campo ci ha fatto vedere parate fuori dall’ordinario. E poi, lui stesso ai tempi del Parma, nascondeva sotto la divisa ufficiale, quella maglia lì…
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