Domenica 18 marzo, a Colonia, si è disputata Germania-Russia, uno degli ultimi match del Sei Nazioni B, noto anche come Rugby Europe Championship, principale torneo di rugby dopo il Sei Nazioni.
Con il punteggio schiacciante di 57 a 3, la Russia si è imposta nettamente sulla Germania, la quale, relegata all’ultimo posto in classifica a zero punti, si ritrova pertanto a rischio retrocessione nel Rugby Europe Trophy, un torneo continentale minore. Tuttavia non è questo il motivo per il quale questa partita ha destato la curiosità di molti appassionati di rugby e non solo.
Subito prima della partita, infatti, con le squadre schierate in campo per ascoltare gli inni nazionali, l’organizzazione tedesca ha fatto partire, per errore, l’inno dell’Unione Sovietica, anziché quello della Federazione Russa. La melodia è la stessa per entrambi gli inni (fu composta da Aleksandr Aleksandrov, al quale è intitolato il coro dell’Armata Rossa) mentre a variare è il testo (ambedue furono scritti da Sergej Michalkov, padre del noto regista Nikita Michalkov).
Nel testo dell’inno sovietico vi sono ovviamente numerosi riferimenti all’ideologia comunista, come ad esempio nella strofa Il partito di Lenin, la forza del popolo, ci porta verso il trionfo del comunismo, mentre quello della Federazione Russa è incentrato sul patriottismo e l’orgoglio nazionale e non contiene alcun riferimento al passato sovietico.
Dopo i primi momenti di imbarazzo e di sguardi confusi, i quali traspaiono chiaramente nei diversi video che sin da subito hanno iniziato a circolare in rete, per gli atleti russi non vi è stato alcun problema: molti di loro hanno iniziato a cantare il vecchio inno, alcuni in modo molto appassionato, altri visibilmente divertiti da questo fuoriprogramma che, a dire il vero, ben si sposa con l’attuale clima di rinnovate tensioni politiche tra la Russia ed i Paesi del blocco occidentale.
Comments are closed.