Che ci fa Winnie the Pooh a Pyeongchang?
La protagonista delle olimpiadi in Corea del Sud, Soohorang, la tigre bianca donata ai vincitori delle medaglie, per un po’ è stata messa da parte per lasciare il palcoscenico a Winnie The Pooh, che ha colorato la Gangneung Ice Arena di Pyeongchang in onore di Yuzuru Hanyu.
Il pattinatore, battezzato da poco come il più grande della storia, ha vinto ai XXIII Giochi olimpici invernali la sua seconda medaglia d’oro. Un record che lo fa entrare nella storia insieme ai grandi come Gillis Grafstrom, Karl Schafer e Dick Button, per aver vinto ben due titoli due titoli consecutivi nel singolo negli ultimi 66 anni.
Un fenomeno che all’età di soli 23 anni è già entrato negli annali di questa disciplina sul ghiaccio e naturalmente in quelli delle Olimpiadi invernali.
E la sua storia personale rende ancora più avvincente questo grande traguardo, raggiunto con impegno, determinazione e il sostegno di tante persone che hanno seguito il suo percorso e reso ancora più memorabile questi momenti a Pyeongchang.
Proprio il pubblico è stato capace di emozionare il pattinatore giapponese più del trofeo stesso, con una pioggia di Winnie the Pooh che sono stati lanciati sulla pista da pattinaggio dopo la sua esibizione.
Ma perché hanno scelto di festeggiarlo in questo modo così bizzarro?
Pare che Yuzuru Hanyu sia molto legato a questo noto pupazzo e lo porti sempre con sé. Che sia per scaramanzia o per ragioni affettive non lo sappiamo, ma quel che è certo è che è il suo portafortuna in ogni gara.
Ma in Corea del Sud anche Winnie the Pooh ha avuto qualche problema a circolare liberamente nell’arena, complice anche l’antagonismo con la mascotte ufficiale dei Giochi olimpici.
Così il pattinatore si è dovuto esibire senza il suo fedele amico di stoffa accanto, lasciato a malincuore in albergo. Ma i suoi sostenitori, che conoscono bene il loro beniamino, non hanno voluto fargli sentire questa mancanza in uno dei momenti più importanti della sua vita e hanno invaso con decine di Winnie the Pooh l’intera pista, dimostrandogli affetto e ammirazione.
Un gesto che ha commosso Yuzuru Hanyu, che per poter partecipare a questa competizione olimpica ha dovuto affrontare un grave infortunio e che nel corso della sua carriera ha fatto i conti anche con i disagi del sisma che ha colpito il suo paese.
Chi non ricorda il forte terremoto del 2011 che, data la forte intensità (ben magnitudo 9!) ha generato anche uno tsunami e causato migliaia di vittime? Yuzuru Hanyu ha vissuto in prima persona la paura e le conseguenze di questa tragedia e quei momenti di panico sono ancora impressi nella sua mente:
Mi stavo allenando sulla pista di casa, a Sendai, e d’istinto sono scappato fuori dall’edificio coi pattini ai piedi. Ho passato tre giorni al centro di accoglienza, poi sono tornato a casa con la mia famiglia. Il sisma però aveva rotto le tubature della pista, sono stato due settimane senza pattinare
Ma la sua voglia di stare sui pattini non si è mai spenta e appena gli è stato possibile ha ripreso gli allenamenti e ha conquistato una serie di successi, senza mai voltarsi indietro.
Nel 2014 e nel 2017 si aggiudica il titolo di campione del mondo. È andato oltre i suoi limiti in più di un’occasione, registrando ben dodici record del mondo di punteggio e al momento sono suoi i record mondiali per programma corto, libero e punteggio finale.
Insomma, un fuoriclasse come pochi che, nonostante tutto, rimane un leader e oggi festeggia insieme al suo Winnie the Pooh l’ennesimo successo. E a chi si chiede cosa ne farà di tutti quei pupazzi che il pubblico ha lanciato sulla pista, ecco cosa risponde Yuzuru Hanyu:
Gli orsetti gialli che mi hanno lanciato i tifosi? Li regalerò ai bambini poveri
Perché oltre al talento c’è anche un cuore grande in questo giovanissimo campione olimpico che ha emozionato tutti con la sua storia.
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