Diceva Enzo Ferrari che “Le auto da corsa non sono né belle né brutte. Diventano belle quando vincono”. Probabilmente è quello che si augurano anche i tifosi quando le loro squadre del loro cuore rivoluzionano il proprio stile in nome del marketing e del business. Provate a far vedere a un supporter della Juventus l’anteprima delle nuove maglie che il club bianconero indosserà nella prossima stagione. Almeno i colori sono salvi, e neanche del tutto visto che c’è l’ingresso dell’unica striscia presente (rosa) in omaggio alla Juve che fu agli inizi del ‘900. Il resto è rivoluzione. Via le strisce, ecco un quadrato bianconero diviso a metà.
🔥SPOILERATA la maglia Home #Juve 2019/20!
Stavolta non è stato Cuadrado 😁, ma chi era presente durante il set fotografico allo Stadium. Eccole in un collage.
Confermato tutto: striscia un po’ piû sottile, pantaloncini e calzettoni neri. Font mantenuto. #JuJersey pic.twitter.com/rWIlrbWeck— La Maglia Bianconera (@La_Bianconera) 23 aprile 2019
Anno nuovo, maglia nuova
Il web si è subito scatenato. Oltraggio alla storia, tradizione violentata, paragoni immediati coi fantini dell’ippica (tema tanto caro ad Allegri). Scenario copia incolla di quanto accaduto già nel 2017 con un nuovo restyling dalle parti dello Stadium con il cambiamento del logo. Eppure, da allora, le due J stilizzate sono diventate marchio identificativo ed efficace del brand Juventus. E così come il mercato impone, la maglia è la prima immagine di un club, prim’ancora di sciarpe, campioni, figurine. E se le regole degli affari prescrivono rapidi cambiamenti, il calcio moderno (che di quel mercato è il prodotto) non può esimersi dall’adeguarsi ai nuovi modelli di vendita.
Con tutto il rispetto ma anche altri hanno rivoluzionato e vi lamentate di quella della Juve di quest’anno?#MagliaJuve pic.twitter.com/IitVmTNsSD
— UJAN⭐️⭐️⭐️7️⃣➕⭐️3️⃣ (@UnoJuventinoaNa) 24 aprile 2019
I precedenti
D’altronde i tempi delle maglie senza numero e sponsor sono preistorici. La Juventus non è la prima squadra a innovarsi senza perdere del tutto la propria storia. Il Barcellona è, nel calcio, forse il caso più eclatante. La maglia blaugrana negli anni è diventata un quadrato, poi a fasce orizzontali e infine, il prossimo anno, sarà a scacchi. E tornando in Italia anche l’Inter si conferma sensibile al tema con la divisa a strisce nerazzurre in diagonale nella stagione 2019-2020. I calciofili dovrebbero ritenersi fortunati. Oltreoceano, in Nba, le franchigie dei club cambiano maglia e persino nome quasi ogni anno.
Non per fare del passatismo a buon mercato, ma la nuova maglia della #Juve non è solo brutta. È anche un tradimento: le strisce bianconere sono storia e tradizione. Questa sembra la maglia del #Feyenoord, metà bianca e metà rossa. pic.twitter.com/vRawQhYufg
— Enzo D’Orsi (@Edorsi53) 24 aprile 2019
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