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Gianluca Mancini è il miglior difensore in attacco in Europa

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Buon cognome non mente, anche se il sangue non c’entra. La storia dei “Mancini” nel calcio italiano è costellata da blasone e grandi successi, pur non avendo alcun legame di parentela. Il più noto, Roberto, ex campione di Sampdoria e Lazio, è oggi il commissario tecnico della Nazionale. Poi c’era Amantino, centrocampista brasiliano di Roma e Inter all’inizio degli anni Duemila. Franco, il portiere del Foggia di Zeman (e poi a Bari e nella Lazio), scomparso prematuramente nel 2012. Oggi il nuovo Mancini del calcio italiano è Gianluca, difensore di quell’Atalanta di Gasperini che ogni anno si rinnova, ma assicura sempre un alto livello di risultati e bel gioco.

Classe 1996 da Pontedera, il calciatore nerazzurro si sta lentamente affermando come uno degli elementi più eclettici della squadra bergamasca. Non è partito col il posto da titolare fisso, lasciato inizialmente ai vari Masiello, Toloi e Palomino. Lentamente, però, il talento cresciuto nelle giovanili della Fiorentina ha scalato le gerarchie nella Dea. Senso della posizione, ottima capacità nell’anticipo, buona dimestichezza nell’impostazione del gioco. E un innato senso del gol che non guasta, grazie ai suoi 190 cm che gli permettono un ottimo stacco di testa.


Con la rete segnata al Frosinone, Mancini ha già colpito la porta avversaria cinque volte in questa stagione. Rigori esclusi, è il miglior difensore goleador nei cinque campionati europei. Non solo, è il più giovane ad aver segnato almeno quattro reti nei maggiori tornei continentali. Considerando solo la serie A, l’atalantino è il difensore ad aver realizzato più gol in stagione assieme al romanista Kolarov. Quest’ultimo ha però tirato, e trasformato, due rigori.

I numeri e le prestazioni di Mancini hanno, inevitabilmente, attirato le attenzioni dei grandi club. La Roma, in particolare, ha messo nel mirino il difensore di Gasperini per un ricambio generazionale anche in difesa. L’entourage del giocatore ha però assicurato che il giocatore resterà a Bergamo almeno fino a giugno. Il gioiellino goleador ha davanti a sé una seconda parte di stagione molto ambiziosa. L’Europa da conquistare col club, una Nazionale Under 21 da prendere per mano strizzando l’occhio a quella maggiore (in cui può già vantare una convocazione). A Coverciano c’è un altro Mancini che lo aspetta. Un cognome, una garanzia.

Giornalista, nato e cresciuto nella provincia barese con pezzi di cuore sparsi tra Roma e Liverpool, a metà tra Penny Lane e Strawberry Fields. Segue il calcio da quando Andrè Escobar segnava nella propria porta a Usa ‘94 mentre Roberto Baggio riceveva palla da «un’iniziativa di Mussi sulla fascia destra» . SCOPRI LO SCONTO UTILIZZANDO IL COUPON: VINCENZOP

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