Calcio

Chi le ha viste? Il mistero punizioni in serie A: mai così male da 15 anni

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E pensare che il primatista di gol su punizione in A è tornato in panchina proprio nella stagione in cui si segna di meno su calcio piazzato. Sinisa Mihajlovic guida il suo Bologna a caccia di punti di salvezza nel monday night contro la Roma all’Olimpico (qui le quote Replatz). Il tecnico serbo condivide il record di gol a superare la barriera con Andrea Pirlo: 28 reti per entrambi. Seguono mostri sacri della speciale disciplina come Del Piero, Baggio, Totti, Maradona, Zola e Platini. In mezzo c’è Miralem Pjanic a quota 15 reti, ma ancora a digiuno quest’anno. La stagione 2018 – 2019 è finora un’annata orribile per le punizioni.

Le punizioni: il caso Juve

Nove reti su 632 realizzazioni totali. La miseria dell’1,42%. Numeri impietosi nell’anno in cui nella massima categoria è sbarcato il marziano Ronaldo. Eppure, anche il fenomeno di Madeira è finito nel limbo delle punizioni. Nonostante Cristiano abbia praticamente spodestato due specialisti come Dybala e Pjanic, non è ancora riuscito a segnare su punizione pur guidando la classifica cannonieri. Caso anomalo quello per la squadra di Allegri, a secco su calcio piazzato finora. Vuoi per la barriera, vuoi per la bravura del portiere, vuoi per l’imprecisione dei suoi cecchini, fatto sta che dalle parti della Continassa stanno ancora aspettando una rete da fermo. Eccetto rigori e calci d’angolo.

Le punizioni: le 9 reti

Il dato della serie A 2018 2019 è il più basso degli ultimi 15 anni. Dieci anni fa, a questo punto del torneo, il 4,35% dei gol arrivava su punizione. La vetta più alta dal 2004 a oggi. L’anno scorso, invece, eravamo oltre il doppio rispetto all’1,42% raggiunto finora. In testa a questa malandata classifica ci sono Kolarov e Milik con due gol. Seguono Bruno Alves, Barella, Ramirez, Biraghi e Giaccherini. Proprio l’attaccante polacco del Napoli ha segnato l’ultima marcatura finora su punizione nel 2-0 contro la Lazio. Di certo, gli specialisti della disciplina come Juninho Pernambucano, Messi, Beckham e Ronaldinho sono ben lontani.

Giornalista, nato e cresciuto nella provincia barese con pezzi di cuore sparsi tra Roma e Liverpool, a metà tra Penny Lane e Strawberry Fields. Segue il calcio da quando Andrè Escobar segnava nella propria porta a Usa ‘94 mentre Roberto Baggio riceveva palla da «un’iniziativa di Mussi sulla fascia destra» . SCOPRI LO SCONTO UTILIZZANDO IL COUPON: VINCENZOP

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