L’epifania di una nuova era o se vogliamo di un nuovo modo di vivere il calcio in Italia. Anche se nell’esperimento fu coinvolta solo una città, Tortino, per una partita di cartello che passerà alla storia per diversi motivi. Del resto Roma non è stata costruita in un giorno, così la Rai sul finire degli anni ’40 iniziò a lavorare per portare quello che diverrà lo sport più popolare su piccolo schermo.
Il 5 febbraio 1950 è una data da segnare in rosso: fu il giorno in cui la Rai trasmise la prima partita di Serie A, Juventus-Milan. E’ la prima partita di un campionato di calcio in tv, ma come detto a beneficiare di questo furono solo i torinesi. Beneficiare fino a un certo punto perché quel Juve-Milan della quarta giornata di ritorno, giocata alle 14.30 allo stadio Comunale, non solo rappresentò una prova in esterna con le telecamere, ma fu anche la peggior sconfitta casalinga nella storia del club piemontese (se si esclude l’8-0 con cui il Torino vinse nel 1912, ma in quegli anni la Juventus aveva in organico solo 10 giocatori).
Il match, infatti, finì 1-7 per il Milan. La Juve passò in vantaggio al 12′ con Hansen, prima della furia svedese Gre-No-Li con 15′ Nordahl, 23′ Gren, 24′ Liedholm, 26′ e 49′ Nordahl, 70′ Burini, 84′ Candiamo II. La partita, però, fu un semplice esperimento perché la programmazione iniziò a diventare corposa solo quattro anni dopo.
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