Una rassegna calcistica iridata è sempre spettacolare ma quando vince l’Italia è molto più bella e, per questo motivo, la Storia Mondiali Germania 2006 risulta gloriosa e indimenticabile. La nazionale di Lippi, infatti, nonostante le vicissitudini di Calciopoli, si compatta e dimostra di avere grandi doti umane e tecniche, che portano alla vittoria della Coppa del Mondo.
Alla vigilia del mondiale, ben pochi avrebbero scommesso sulla vittoria azzurra, che arriva dopo una serie di sacrifici e di difficoltà. La migliore arma azzurra è sicuramente la difesa, che risulta praticamente imperforabile e subisce, nei tempi regolamentari, solo un autogol di Zaccardo e il rigore di Zidane nella finale contro la Francia. Nonostante l’infortunio di una pedina fondamentale del calibro di Alessandro Nesta, il muro azzurro regge sempre; soprattutto grazie a un Cannavaro superlativo e a Buffon in stato di grazia.
Storia Mondiali Germania 2006 – I Vincitori
L’Italia supera abbastanza agevolmente il primo turno, che condivide con Ghana, USA e Repubblica Ceca. Nella partita d’esordio, infatti, gli azzurri battono il Ghana grazie alle reti di Pirlo e Iaquinta; la seconda sfida è molto maschia e tesa e termina con ben tre cartellini rossi e con il pareggio per 1-1 in virtù di una rete di Gilardino e autogol di Zaccardo. La terza del girone E è importante e si mette subito male per l’infortunio di Nesta, che non gioca più per tutto il resto del torneo. Materazzi, però, la sblocca con uno stacco imperioso di testa e, approfittando della superiorità numerica per l’espulsione di Polak, l’Italia controlla la gara e raddoppia poi con Pippo Inzaghi.
La sfida più impegnativa è quella degli ottavi contro l’Australia, che gioca molto bene. La gara appare molto complicata anche se l’Italia non subisce tiri in porta dagli avversari; al minuto 50, però, l’espulsione esagerata di Materazzi complica di molto le cose e il gol di Totti su rigore (abbastanza dubbio), allo scadere del recupero, è una liberazione per tutta l’Italia. I quarti contro l’Ucraina mostrano, invece, la migliore versione della nazionale di Lippi, che vince agevolmente per 3 a 0, grazie alla rete di Zambrotta e alla doppietta di Toni.
Il match più emozionante è, però, quello contro la Germania in semifinale, in un Westfalen Stadium di Dortmund pieno di bandiere tedesche. Dopo un incontro senza esclusione di colpi, al termine dei tempi supplementari, l’Italia mette a segno due colpi da KO con Grosso e Del Piero, che portano gli azzurri in finale. Di seguito vediamo il bellissimo gol dello juventino.
I convocati
Portieri: Gianluigi Buffon, Angelo Peruzzi, Marco Amelia;
Difensori: Alessandro Nesta, Fabio Cannavaro, Cristian Zaccardo, Gianluca Zambrotta, Fabio Grosso, Marco Materazzi, Andrea Barzagli, Massimo Oddo;
Centrocampisti: Andrea Pirlo, Simone Perrotta, Gennaro Gattuso, Mauro German Camoranesi, Daniele De Rossi, Simone Barone;
Attaccanti: Luca Toni, Filippo Inzaghi, Alessandro Del Piero, Francesco Totti, Alberto Gilardino, Vincenzo Iaquinta.
Storia Mondiali Germania 2006 – I Vinti
La Francia di Domenech sembra essersi indebolita, anche perché i giocatori più bravi hanno un’età non più giovanissima. All’inizio, infatti, fatica e passa il primo turno solo come seconda, dopo due pareggi contro Corea del Sud (1-1) e Svizzera(0-0) e una vittoria per 2 a 0 contro il Togo. Nonostante le bizzarrie dell’allenatore, che ammette di guardare l’oroscopo per la scelta della formazione, la Francia ritrova convinzione e supera la Spagna per 3 a 1 agli ottavi. Le due partite successive, le vince entrambe per 1 a 0, mandando a casa il Brasile e il Portogallo e raggiungendo l’Italia in finale.
I Convocati
Portieri: Fabien Bartez, Grégory Coupet, Mickael Landreau;
Difensori: Lilian Thuram, Willy Sagnol, Eric Abidal, Jean-Alain Boumsong, William Gallas, Gael Givet, Mikael Silvestre, Pascal Chimbomba;
Centrocampisti: Vikash Dhorasoo, Alou Diarra, Claude Makélélé, Florent Malouda, Franck Ribery, Patrick Vieira, Zinédine Zidane;
Attaccanti: Sidney Govou, Thierry Henry, Louis Saha, David Trezeguet, Sylvain Wiltord.
Storia Mondiali Germania 2006 – La Finale
Formazioni
Italia (4-2-3-1): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Materazzi, Grosso; Pirlo, Gattuso; Perrotta, Camoranesi, Totti; Toni.
Francia(4-2-3-1): Bartez; Thuram, Sagnol, Gallas, Abidal; Makélélé, Vieira, Robery, Zidane, Malouda; Henry.
La Partita
La partita è nervosa sin dall’inizio e Henry rimedia subito una botta in uno scontro con Cannavaro mentre Zambrotta è troppo irruente e riceve un’ammonizione per un fallo grossolano su Vieira. Poco dopo la Francia beneficia di un calcio di rigore inesistente, per un presunto fallo di Materazzi su Maoulda. Zidane lo trasforma con un bel cucchiaio.
L’Italia è scossa ma sale in cattedra e reagisce con veemenza, disputando un bel primo tempo. Al minuto 19, a seguito di un cross di Pirlo su calcio d’angolo, Materazzi firma il pareggio con un bello stacco di testa, che vediamo di seguito.
La Francia non riesce a pungere e la squadra di Lippi gioca, nella prima frazione di gioco, meglio e va vicina al raddoppio con una traversa di Toni su calcio d’angolo, che fa tremare i transalpini.
Nella ripresa l’Italia è più chiusa dietro e la Francia ha delle occasioni ma Cannavaro è insuperabile e non fa passare nessuno. Al 62′ Toni realizza un bellissimo gol di testa ma l’arbitro annulla per fuorigioco e l’urlo azzurro rimane in gola. Verso la fine del secondo tempo, poi, Zidane chiede il cambio per un dolore alla spalla ma poi resta stoicamente in campo.
Ai supplementari la Francia va vicinissima al gol con un gran colpo di testa di Zidane, su cui Buffon si esibisce in una parata fantastica. Poco dopo, lo stesso Zidane, al termine di un battibecco con Materazzi, colpisce l’azzurro con una testata e deve lasciare il campo anzitempo. Non succede più nulla e si va ai rigori, dove gli italiani si dimostrano dei cecchini infallibili e la Francia perde per l’errore di Trezeguet che colpisce la traversa. Di seguito vediamo il rigore decisivo di Grosso, che regala la Coppa del Mondo alla nazionale di Lippi.
Questa vittoria rimarrà per sempre indelebile nei nostri ricordi e nessuno di noi dimenticherà il cielo azzurro sopra Berlino.
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