Avere dei buoni giocatori anche in panchina è sicuramente un valore aggiunto e Cristante con la sua Storia dell’Europeo 2020 ne è un esempio lampante. Nonostante i tre piccoletti della linea mediana siano insostituibili per Mancini, ogni tanto anche loro hanno bisogno di rifiatare; in queste occasioni, chi entra deve garantire un grande dinamismo e aiutare la squadra.
In queste occasioni, il centrocampista della Roma si dimostra sempre un calciatore di affidabilità assoluta, utile sia in copertura che nel supportare l’azione offensiva. Per questo motivo, Mancini gli concede un buon minutaggio e in finale lo fa entrare al minuto 54, al posto di uno spento Barella. Cristante, dal canto suo, lo ripaga ampiamente, risultando uno dei migliori in campo e fornendo un grande vigore al centrocampo azzurro.
Cristante Storia dell’Europeo 2020 – Percorso con l’Italia di Mancini
Dopo una lunga trafila nelle nazionali giovanili, il centrocampista della Roma riceve la prima convocazione per la nazionale maggiore il 2 ottobre 2017, con Gian Piero Ventura. Il commissario tecnico lo fa esordire il 6 ottobre al posto di Gagliardini, nella partita contro la Macedonia, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2018.
Con Roberto Mancini, Cristante gioca una partita nelle qualificazioni di Euro 2020, contro il Liechtenstein e la sfida contro L’Olanda, valida per la Nations League 2021.
Qualificazioni Euro 2020
Le qualificazioni a Qatar 2022 sono ancora in corso e Cristante partecipa alle ultime due gare, contro Bulgaria e Lituania, entrambe successive a Euro 2020.
Cristante Storia dell’Europeo 2020 – Euro 2020
Per quanto riguarda i gloriosi Europei, Cristante scende in campo, da subentrato, in tutte le partite, eccetto la semifinale Italia – Spagna.
Nella gara inaugurale contro la Turchia, il romanista entra al 74′, al posto di Locatelli, quando la gara è ormai quasi decisa; in questa situazione, dà il suo apporto e raggiunge la sufficienza piena.
Per quanto riguarda la sfida contro gli Elvetici, Cristante entra solo nel finale e quindi non ha il tempo di incidere. La stessa cosa accade contro il Galles, in cui rileva Jorginho al minuto 75, senza strafare e contro l‘Austria, quando entra al posto di Insigne e gioca solo per pochi minuti.
I quarti di finale, invece, vedono l’Italia contrapposta al Belgio, una delle favorite e Cristante entra a un quarto d’ora dalla fine. Gli avversari si buttano in avanti per pareggiare; il centrocampista giallorosso dà una grossa mano alla squadra che si barrica in difesa e sta incollato a De Bruyne, il più pericoloso tra i Diavoli Rossi.
La sua migliore partita, però, è la partita contro l’Inghilterra allo stadio Wembley. In finale, Cristante subentra a Barella e gioca per più di un’ora, contrastando gli inglesi sul piano fisico e mettendo lo zampino, anzi la testa, sull’azione da cui scaturisce il gol di Bonucci. Il suo ingesso è, quindi molto positivo per la vittoria degli Europei da parte dell’Italia.
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