Valencia Juventus è, anche, Cristiano contro Cristiano: Ronaldo contro Piccini. Il match delle 21 al Mestalla, che apre assieme a Young Boys Manchester United il gruppo H della Champions League, pone alla ribalta del calcio italiano un suo figlio che ha deciso di abbandonare confini e speranze mai corrisposte tentando la fortuna all’estero, esattamente come suoi tanti connazionali in cerca di fortuna fuori dall’Italia.

Viola alla nascita – Cristiano Piccini tra pochi giorni compirà 26 anni, è terzino destro del Valencia da quest’estate dopo l’esperienza nella scorsa stagione a Lisbona con lo Sporting. Nato a Firenze, è cresciuto nella cantera viola ed era una delle grandi promesse per la Fiorentina del futuro: dopo la trafila nelle giovanili, esordiva in prima squadra a soli 18 anni in Coppa Italia contro il Cagliari, lanciato in campo dall’allora tecnico gigliato Sinisa Mihajlovic. Ma, evidentemente, non bastò.

Una vita in provincia – Come spesso accade in questo Paese, un giovane non può essere troppo atteso, quindi meglio prima spedirlo a farsi i muscoli in provincia: così Piccini, tra il 2011 e il 2014, inizia a girovagare tra Carrarese (Lega Pro), La Spezia (serie B) e il ritorno in A con la maglia del Livorno.
Fuga all’estero – Nel 2014, dopo aver fatto la preparazione estiva con la Fiorentina, decide di dire basta, non sentendo la necessaria fiducia attorno a sé. Va a Siviglia al Betis, seconda divisione spagnola, in prestito prima di essere riscattato a titolo definitivo. Con “dedication”, dedizione ovvero il suo motto, Cristiano cade e si rialza: prima si rompe il crociato, poi torna col Betis collezionando 23 presenze e 2 gol. Nuovamente un grave infortunio, questa volta all’anca, lo mette ko.

La Juve nel destino – Ma Piccini ha la tempra dura e nel 2017 passa allo Sporting Lisbona, disputando la Champions League proprio contro la Juventus. Evidentemente i bianconeri sono nel suo destino, da buon vecchio tifoso della Fiorentina: torna ad affrontarli con la maglia del Valencia di Marcellino, squadra in cui si è trasferito la scorsa estate per 10 milioni e 80 di clausola rescissoria. La società spagnola è tradizionalmente un rifugio ideale per calciatori e allenatori italiani: sono passati dal Mestalla, infatti, i vari Carboni, Lucarelli, Fiore, Di Vaio, Moretti, Corradi, Tavano, Zaza e mister Claudio Ranieri.

Piccini si troverà di fronte l’altro Cristiano, CR7, un avversario che conosce bene come ha ammesso ai microfoni di Sky Sport:
Contro Cristiano Ronaldo ho già giocato ai tempi del Betis, lo incontrai anche in ritiro con la Fiorentina scattando una foto insieme a lui. E’ un atleta formidabile, che ha vinto tutto grazie al duro lavoro, e non c’è cosa più bella. In Serie A la squadra che assomiglia più al Valencia è la Roma, ma seguo sempre la Fiorentina, che è la squadra della mia città