Non sempre due giocatori dello stesso ruolo sono in competizione e nel caso di Belotti e della Storia dell’Europeo 2020 siamo in presenza di un attaccante molto amico con un altro che in nazionale gioca al suo posto. La sua amicizia con l’attuale centravanti titolare degli azzurri Immobile è, infatti, di lunga data e i due sono financo compagni di camera quando vanno in ritiro con l’Italia.
Il centravanti del Torino, comunque, è un ottima punta e le statistiche dicono che il giocatore sa bene come depositarla in rete e come farsi valere nell’area di rigore avversaria; in carriera ha, infatti, realizzato 136 reti e in nazionale ha giocato 39 volte ed è andato a segno 12 volte.
Nonostante non sia l’attaccante titolare della nazionale azzurra, il commissario tecnico lo fa sentire importante; la punta, a sua volta, ogni volta che scende in campo non si risparmia e dà tutto fino alla fine, con grande generosità. Anche in occasione di Euro2020 fornisce il suo contributo e risulta importante per la vittoria finale.
Belotti Storia dell’Europeo 2020 – Percorso con l’Italia di Mancini
Belotti ha giocato nelle nazionali Under19, Under20 e Under21 ed la prima convocazione nella nazionale maggiore risale al 27 agosto 2016, con Gianpiero Ventura, che lo aveva allenato anche al Torino (assieme a Immobile); il tecnico decide di farlo entrare in campo il 1º settembre 2016, in un’amichevole contro la Francia, persa per 3 a 1.
Il suo ex allenatore lo manda in campo anche in occasione degli sfortunati spareggi contro la Svezia, che sanciscono la mancata partecipazione dell’Italia ai Mondiali 2018 per la seconda volta nella sua storia.
Qualificazioni Euro 2020
Con Mancini alla guida della squadra, per fortuna, la musica cambia totalmente e Belotti ha un grande spazio nelle partite di qualificazione a Euro 2020, potendo contare 7 presenze e 4 reti, contro Bosnia, Liechtenstein e Armenia.
Nations League 2020-2021
Nella Nations League 2020-2021, il bomber del Toro scende in campo in 4 occasioni, sempre titolare, e realizza una rete, ancora contro la Bosnia. Ancora non si sa se riuscirà a prendere parte alla semifinale contro la Spagna a ottobre, perché al momento è alle prese con un infortunio di cui non si conoscono bene i tempi di recupero anche se ce la dovrebbe fare.
Belotti Storia dell’Europeo 2020 – Euro 2020
Mancini lo manda in campo da titolare solo una volta, nella sfida contro il Galles, in cui il commissario tecnico decide di dare spazio a molte seconde linee. Belotti, comunque, assapora il campo in tutte le gare del torneo, tranne la seconda contro la Svizzera e, alla fine, raggiunge un discreto minutaggio.
In occasione della sfida contro la Turchia, l’Italia brilla e lui entra in campo al minuto 80 al posto di Immobile e ha poco tempo per lasciare il segno. Nell’ultima del girone, invece, parte titolare e gioca per tutti i 90 minuti. La sua è una partita di grande generosità e di sacrificio per il bene della squadra; il Gallo, quindi, raggiunge la sufficienza e prova in un paio di occasioni a far gonfiare la rete ma, a volte per imprecisione sua e a volte per la bravura del portiere Ward, non ci riesce.
Agli ottavi di finale l’Italia soffre e Mancini, nel secondo tempo, ricorre alle sostituzioni perché la squadra non è lucida. Al 84′, il Mancio manda in campo Belotti, che lotta e sgomita per tutti i supplementari e regala una mezz’ora abbondante di corsa e generosità. Dopo i due gol di Chiesa e Pessina, l’Austria cresce e accorcia le distanze e il Gallo ha il merito di tenere palla e far salire la squadra, lottando e sgomitando su ogni pallone. Il suo lavoro è prezioso e utilissimo per portare a casa la vittoria.
L’attaccante entra a partita in corso anche contro il Belgio, al posto di Immobile e si dà un gran da fare per pressare e tenere palla, in un frangente in cui i Belgi tentano l’assalto finale alla porta azzurra.
In semifinale entra al minuto 85 e non ha nessuna opportunità di segnare perché il possesso palla della Spagna è sfiancante. Ciononostante, lotta come un leone e trasforma il suo rigore.
La stessa cosa accade nella finale, in cui, entra al 91′ al posto di Insigne. Stavolta, però, sbaglia il rigore ma per fortuna i suoi compagni, in primis Donnarumma, rimediano e l’Italia porta a casa la Coppa.