Gian Piero Gasperini senza pietà. Da quando il tecnico di Grugliasco è stato esonerato dall’Inter, nel settembre 2011, è imbattuto nei match casalinghi contro i nerazzurri milanesi. Anzi, Gasp ha conseguito tre vittorie con il Genoa, un pareggio e due successi alla guida dell’Atalanta. L’ultimo, roboante, questo pomeriggio nel 4-1 dei bergamaschi che hanno interrotto il ciclo di 7 vittorie in A degli uomini di Spalletti. Una gara praticamente a senso unico, che l’Atalanta avrebbe già dovuto chiudere nel primo tempo per la mole di gioco e le occasioni prodotte.
16/3 – L’Atalanta ha segnato un gol con 16 tiri tentati nel primo tempo e tre reti con i tre effettuati nella ripresa. Perfezionamento. #AtalantaInter
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 11 novembre 2018
Gasperini si conferma allenatore determinante per le sorti delle sue squadre. Dopo gli anni memorabili vissuti a Genova, sponda rossoblù, l’allenatore ha plasmato un nuovo piccolo capolavoro. I nerazzurri del patron Percassi sono ormai una certezza nel campionato italiano. La qualità del gioco atalantino è un marchio di fabbrica del triennio gasperiniano a Bergamo. E i risultati non sono tardati ad arrivare. Un quarto posto e un settimo posto, una qualificazione in Europa League e un’eliminazione nel preliminare, oltre che una semifinale di Coppa Italia. E poi la lunga lista di giovani lanciati e valorizzati nel grande calcio. Gagliardini, Conti, Caldara, Kessiè, Spinazzola, Petagna, Cristante. E poi gli attuali Freuler, Hateboer, De Roon, Gosens e le ultime sorprese Mancini e Djimsiti.
Difficile, con questo curriculum, capire cosa non ha funzionato nella breve esperienza di Gasperini all’Inter. Arrivato nel 2011, dopo l’anno post triplete di Benitez e Leonardo, l’allenatore si presentava come cultore del 3-4-3 e con la sgradita etichetta di “juventino” visto il suo passato nelle giovanili bianconere. La campagna acquisti è contraddistinta dagli innesti di Diego Forlan, Ricky Alvarez e Jonathan. I suoi 45 giorni sulla panchina interista si rivelarono una breve, ma intensa agonia. Sconfitta in Supercoppa italiana il 6 agosto contro il Milan. In Champions e campionato non va meglio, anzi. Gasperini non riesce a vincere nessuna partita ufficiale, rimediando quattro sconfitte e un pari. Un trend che convince il presidente Moratti a esonerare il tecnico piemontese il 21 settembre, dopo il ko di Novara. Lo sostituisce Claudio Ranieri. L’Inter finirà il campionato al sesto posto. Dopo Ranieri, arriveranno Stramaccioni, Mazzarri, Mancini, De Boer, Pioli e Spalletti. Sette allenatori in sei anni.