Sta diventando un elemento fondamentale di chi ha sempre creduto in lui. Mattia De Sciglio, contro l’Atalanta, disputerà la sua sesta partita consecutiva da titolare. A destra o sinistra, in sostituzione di Cancelo o Alex Sandro, cambia poco. Risolti i problemi fisici che l’hanno bersagliato la scorsa stagione, l’ex milanista fa della duttilità e della diligenza le sue doti migliori. E Max Allegri, suo mentore dai tempi rossoneri, lo sa bene.
Classe 1992, arrivato alla Juve nell’estate con 2017 con qualche scetticismo, De Sciglio sta dimostrando quelle qualità che gli hanno permesso di avere un inizio di carriera molto promettente. Esordisce nel Milan di Allegri in Champions League nel 2011, poi in serie A alcuni mesi più tardi, nell’aprile 2012. Nella stagione 2012/2013 diventa un titolare fisso: non è un giocatore che fa notizia o che si prende la scena, ma sa fare il suo compito in maniera ordinata. Caratteristiche imprescindibili per un terzino, ruolo delicato e negli ultimi anni anche fuori moda. E’ sempre più difficile, infatti, trovare un giocatore ad alti livelli che sappia fare bene le due fasi sulla fascia.
Cross di De Sciglio per il gol di Mandzukic pic.twitter.com/g3xNeqWoP4
— Juve fa cose® (@JuveFaCose) 22 dicembre 2018
La fragilità fisica, unita a quella caratteriale, hanno negli anni rallentato la carriera di De Sciglio. L’esterno detiene il poco invidiabile primato di giocatore della serie A espulso più velocemente subito dopo l’inizio del match. Succede a Napoli il 3 maggio 2015: rosso dopo soli 43 secondi di gara.
Dopo 133 presenze in rossonero e due Supercoppe italiane, si trasferisce a Torino nel 2017. L’esordio è da dimenticare, proprio in Supercoppa contro la Lazio. Si perde Jordan Lukaku nell’azione del gol decisivo di Murgia. Poi il debutto in Champions in bianconero a Barcellona dove va anche vicino alla rete. Colpito nuovamente da guai fisici, segna il suo primo gol in serie A contro il Crotone, ammettendo candidamente a fine match:
Non sapevo come esultare
A fine stagione colleziona solo 20 presenze, non riuscendo pienamente a dimostrare il suo valore. Quest’anno, complici gli infortuni di Cancelo e Alex Sandro, è già a quota 9 gettoni. E’ suo l’assist decisivo per il colpo di testa di Mandzukic contro la Roma. Sorride Allegri e sorride Mancini. Il miglior De Sciglio, che può già vantare una partecipazione al Mondiale 2014 e a Euro 2016, può solo fare bene anche per la fascia azzurra.
La #Juventus ha meritato e credo si debba dare atto ad #Allegri di aver fatto crescere #DeSciglio. Tra i migliori. #JuveRoma
— riccardo cucchi (@CucchiRiccardo) 22 dicembre 2018