Pochi si aspettavano un girone d’andata ad alti livelli e invece così è stato. Il Parma, dopo aver ottenuto tre promozioni di seguito, in questa stagione ha ben figurato e sorpreso anche in Serie A.
Merito è sicuramente dell’allenatore Roberto D’Aversa, giunto nella provincia emiliana nel dicembre 2016 dopo l’esonero di Luigi Apolloni, il quale è stato uno degli artefici della promozione in Serie B e l’anno scorso è arrivata la A.
Il grande salto non ha spaventato la società che ha dato fiducia al tecnico nato a Stoccarda ma cresciuto a Pescara. In queste prime 17 giornate i crociati hanno ottenuto 22 punti e in classifica sono alla posizione numero 12.
Il merito sta nei calciatori e nella dirigenza che ha avuto mezzi e abilità per creare una squadra competitiva per la massima serie.
Tra le piacevoli sorprese sicuramente l’ivoriano Gervinho. I ducali hanno scommesso su di lui, riportandolo in Italia dopo due anni di Cina all’Hebei Fortune. In molti pensavano in un investimento sbagliato per un calciatore che, seppure ancor 31enne, oramai finito fuori dal calcio che conta.
Per quello fatto finora, l’ivoriano ha pienamente dimostrato di poter essere ancora protagonista in Serie A dopo le bellissime stagioni trascorse a Roma con Rudi Garcia in panchina.
In undici presenze quest’anno la Freccia Nera ha messo a segno cinque reti risultando spesso come migliore in campo grazie alle sue sgroppate ubriacanti (se lo ricordano bene i calciatori del Cagliari).
La sua assenza delle ultime settimane ha pesato molto sui risultati dei ducali e oggi, in vista della trasferta di Firenze contro la Viola, la sua presenza è ancora in dubbio. Mister D’Aversa vuole preservarlo per evitare rischi di ricadute, quasi sicuramente non partirà titolare negli undici iniziali ma il tecnico potrà concedergli qualche minuto a partita in corso. Durante gli ultimi match i gialloblù hanno avuto un po’ di difficoltà a trovare la via del gol ed è per questo che serve il miglior Gervinho.
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