Calcio

Gli effetti del coronavirus sul calciomercato. Cosa c’è da aspettarsi?

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La pandemia e il rispettivo lockdown causati dal coronavirus hanno inevitabilmente stravolto vite e quotidianità su larga scala globale. La ripresa, seppur a singhiozzo, spinta dalla necessità di tornare a respirare aria di normalità e per non bloccare definitivamente interi sistemi economici, porta con sé i tanti dubbi sui danni e le ripercussioni che si avvertiranno nella seconda parte del 2020 e negli anni a seguire.

Anche il calcio ha subìto forti scossoni e la decisione, in Serie A così come negli altri principali campionati europei assieme a Champions League ed Europa League, di riprendere e concludere la stagione sportiva è una scelta ponderata per limitare i danni e tamponare il crollo delle finanze. E così anche il calciomercato è destinato a mutare regole, almeno nella formula ormai acquisita negli ultimi anni: l’impatto del Covid-19 sul player trading rischia di essere devastante secondo uno studio pubblicato da KPMG Football Benchmark, che ha analizzato gli effetti della pandemia sul valore dei giocatori.

Lo studio di KPMG

La minor disponibilità di liquidità da parte dei club a causa dei mancati introiti provenienti dal botteghino e dai diritti tv porterà le società a concentrarsi più sul risanamento dei debiti che a buttarsi sul mercato, ma non solo: a pesare, secondo lo studio, ci saranno anche la differenza di condizioni fra il mercato del venditore e quello del compratore con questi ultimi potrebbero trarre vantaggio dalla necessità di vendere che colpirà alcuni club, la durata dei contratti, l’età dei calciatori e la possibilità di affidarsi al settore giovanile.  E da qui deriva una prima conseguenza: la forbice fra club ricchi, in grado di mantenere una certa liquidità, e società costrette a vendere i propri giocatori per ripianare i bilanci è destinata ad allargarsi.

Di quali percentuali di decrescita parliamo sui cartellini dei singoli calciatori? L’Insider di Betway ha realizzato un approfondimento incrociando i dati di KPMG, CIES e Transfermarkt sul valore e le stime dei cartellini dei calciatori più costosi sull’attuale panorama calcistico. Kylian Mbappé, il cui cartellino a inizio 2020 si aggirava su un valore complessivo che oscillava da 200 a 260 milioni di euro, avrebbe oggi un ribasso del 20% circa. Stessa sorte per Raheem Sterling, Neymar, Jadon Sancho e così via.

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KPMG partendo dallo studio di 10 campionati di riferimento –  la Pro League in Belgio, l’Eredivisie in Olanda, la Premier League, la English Championship, la Ligue1, la Bundesliga, la Serie A, la Liga, la Liga Nos portoghese e la Super Lig turca – ha ricavato delle stime sulla base della decisione comune di continuare a giocare, ma a porte chiuse (dato “smentito” dalla realtà perché in Francia e in Belgio la stagione è terminata a marzo). In questo caso i cartellini dei calciatori perderebbero  il 17,7%, per un totale di 6 miliardi e 617 milioni di euro. La Premier League rimarrebbe il campionato più colpito con una perdita di 3,93 milioni in media a calciatore, mentre Eden Hazard, giocatore del Real Madrid, sarebbe il calciatore più svalutato con un -25,5% sul costo del cartellino. In Serie A, invece, il Lecce dovrebbe essere il club a dover fronteggiare la perdita di valore più sensibile (26,3%), seguito da Sampdoria (22,2%) e Spal (19,9%).

 

Redazione mondiali.it

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