Il 9 maggio è una data speciale in Russia: è il Giorno della Vittoria (День Победы), la festa nazionale durante la quale si commemora la vittoria nella seconda guerra mondiale. E sempre il 9 maggio, a Volgograd, la vecchia Stalingrado, teatro della battaglia più sanguinosa di tutti i tempi, si disputerà la finale di Coppa di Russia.
Una finale inedita, che sta suscitando curiosità ma anche perplessità in tutti i tifosi russi: a contendersi l’ambito trofeo ci saranno infatti il Tosno, compagine della regione di San Pietroburgo, fondata appena 5 anni fa, alla prima stagione in assoluto nella Russian Premier League ed attualmente penultima in classifica, e l’Avangard Kursk, squadra della seconda divisione, proveniente dalla terza, che non ha mai militato nel massimo torneo nazionale.
Non si può certo dire che le due squadre non abbiano meritato l’accesso in finale: l’Avangard Kursk è addirittura partito dal quarto turno, battendo anche il CSKA di Mosca nei sedicesimi, mentre il Tosno ha superato in semifinale ai rigori lo Spartak Mosca (le due squadre moscovite sono rispettivamente seconda e terza nella Russian Premier League).
Tuttavia dall’orientamento della gran parte dei media sportivi russi e di tanti tifosi nei confronti di questa favola sportiva, a prevalere, più che la soddisfazione, è lo scetticismo, soprattutto in riferimento alla qualificazione alla fase a gironi di Europa League, alla quale accede la vincitrice della coppa nazionale.
Il blog www.soccer.ru scrive ad esempio:
Perché essere ipocriti? Tosno e Avanguard non sono pronti per l’Europa League e non saranno in grado di prepararsi. Mentre i loro tifosi festeggiano, si è già consumato un fallimento strategico per il calcio russo.
In caso di vittoria dell’Avangard, l’accesso all’Europa League sarebbe comunque subordinato alla concessione di licenze ed autorizzazioni, delle quali il piccolo club di Kursk attualmente non dispone. Ma la burocrazia e le pratiche legali possono aspettare, almeno per il momento: c’è prima una coppa da conquistare ed un sogno da vivere fino all’ultimo respiro. Comunque vada sarà un successo.
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