Si è appena concluso il NBA All Star Weekend 2018, andato in scena dal 16 al 18 febbraio. Allo Staples Center di Los Angeles si sono tenute le sfide in programma, come la gara delle schiacciate, concludendo il grande evento con il 67° All-Star Game della NBA.
Quest’anno abbiamo assistito ad una grande novità nell’organizzazione della competizione, che ha cambiato la sua formula originaria. Negli scorsi anni le squadre erano divise tra est ed ovest, mentre a partire da quest’anno si è data la possibilità ai più votati fra i giocatori di scegliere i membri del proprio team.
I neo capitani LeBron James (Cleveland Cavaliers) e Stephen Curry (Golden State Warriors), hanno quindi formato la squadra e si sono poi affrontati nella sfida finale dell’All star Game che ha decretato la vittoria del team LeBron per 148-145.
Il match ha riservato dei momenti di grande emozione e altri più lenti, ma si è sicuramente movimentato nell’ultimo quarto, quando dopo la rimonta dei LeBron all’inizio del secondo tempo, fino ad allora in svantaggio, si è data una scossa all’intera serata regalando attimi di gioco davvero entusiasmanti e di grande spessore. Le due squadre si sono combattute fino alla fine in una serie di tiri che hanno reso la partita equilibrata sino alla vittoria definitiva del team LeBron.
Non sono mancati momenti curiosi nel corso della serata, come il sipario offerto da Stephen Curry che mangiava pop corn dalla panchina o l’inno un po’ stonato e criticato di Fergie, ma hanno fatto da cornice a momenti di grande gioco e competizione dove la pallacanestro ha fatto da assoluta protagonista non deludendo le aspettative.
E il giocatore che più di altri si è messo in luce anche in quest’edizione è sicuramente LeBron, che è stato votato come MVP dell’All Star Game per la terza volta nella sua carriera, dopo aver totalizzato 29 punti, 10 rimbalzi e 8 assist con 12/17 al tiro e 4/8 da tre.
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— NBA (@NBA) 19 febbraio 2018
Resta James LeBron il re della serata e dell’Nba, ma nel complesso si sono distinti anche Kevin Durant (19 punti) e Paul George (16 punti) della squadra vincente e DeMar DeRozan con 21 punti e Joel Embiid con 19 punti, appartenenti alla squadra avversaria.
Peccato che per il prossimo anno i due capitani non potranno essere rieletti, ma a loro va il merito di aver reso ancora più appassionante una delle competizione più attese per chi segue l’Nba.
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