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Redazione mondiali.it

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Vi siete mai chiesti quali siano le slot machine più emozionanti? Per molti, sono le slot Megaways.

Questi giochi da casinò online sono qualcosa di diverso rispetto alle classiche slot a 5 linee con ciliegie e banane.

Le slot machine Megaways possono regalarvi enormi vincite. Se volete sapere cosa le rende così speciali e quali sono i migliori titoli che potete provare, questo articolo fa per voi.

 

Cosa sono le slot machine Megaways?

Vi accorgerete di quanto i giochi da casinò online Megaways siano diversi dalle altre macchine una volta che li avrete provati di persona.

Le slot machine normali hanno in genere fino a 20 linee di pagamento, a volte anche qualcuna in più. Ma le vincite si verificano solo su determinate linee predefinite.

Con le slot machine Megaways, invece, ogni linea immaginabile ha una linea di pagamento effettiva. Quindi, se vengono distribuiti simboli vincenti corrispondenti in qualsiasi ordine sui rulli, si può contare su una combinazione vincente.

Nella maggior parte dei casi, la folle quantità di vincite è limitata al gioco bonus. Ma come si passa dal gioco base alla funzione giri gratis?

Di solito, sono necessari tre simboli scatter. In Piggy Riches, ad esempio, l’obiettivo è ottenere tre simboli di Miss Piggy. In Bonanza, il gioco bonus Megaways viene attivato se un solo simbolo mostra la parola “GOLD” in qualsiasi punto dei rulli.

Linee di pagamento Megaways

Com’è possibile che un gioco da casinò online Megaways possa avere più di 100.000 linee di pagamento, mentre le slot tradizionali hanno in media 20 possibili combinazioni vincenti?

Ciò è dovuto in gran parte al fatto che le slot regolari non sfruttano il potenziale dei rulli.

Anche con quattro rulli a 5 file, è possibile ottenere un numero significativamente maggiore di linee con l’aiuto di tutte le combinazioni possibili.

 

Volatilità

Le slot Megaways hanno un’enorme volatilità. Se volete giocare a una slot con vincite relativamente distribuite in modo uniforme, dovreste limitarvi a 10 linee di pagamento.

Il rovescio della medaglia è che spesso si è costretti a giocare per lunghi periodi di inattività senza ottenere vincite significative. Infatti, solo nella funzione bonus le vincite si fanno davvero consistenti.

 

I migliori giochi da casinò online Megaways

Bonanza Megaways

Quando questa slot machine è arrivata sulla scena del gioco d’azzardo nel dicembre 2016, Big Time Gaming era ancora sconosciuta e le book slot erano considerate un grande successo.

Bonanza Megaways ha sconvolto il mondo con le sue funzioni bonus, i rulli extra e una fila aggiuntiva.  Con 117.649 linee di pagamento, questa slot machine promette enormi vincite.

 

Eye of Horus Megaways

Eye of Horus è un classico di Merkur con quasi 16.000 linee di pagamento. Se siete alla ricerca di slot a tema egizio, avete trovato il gioco perfetto in Eye of Horus Megaways.

La slot del 2019 offre un massimo di 10.000 volte la puntata. Con un solo dollaro si possono teoricamente vincere fino a 10.000 dollari.

 

Pirate Pays Megaways

Il gioco dei pirati più famoso tra le slot Megaways ha inventato qualcosa di molto speciale per quanto riguarda i rulli.

Il gioco si svolge su un’enorme nave pirata. Il gioco 2021 è caratterizzato da un’alta volatilità e da favolose opportunità di vincita: è possibile vincere fino a oltre 100.000 volte la puntata.

 

Great Rhino Megaways 

 Al Great Rhino Megaways è possibile vincere 20.000 volte la posta in gioco. Queste vincite derivano da 200.704 modi di vincere.

Con una puntata ante, è possibile aumentare la possibilità di attivare la funzione bonus e quindi aumentare le probabilità di vincita.

 

Buffalo Blitz Megaways

 Buffalo Blitz di Playtech è stata rilasciata nell’estate del 2016 ed è considerata da alcuni esperti come la prima slot Megaways. Su 6 rulli si gioca con un massimo di 4096 percorsi di vincita.

Sei anni dopo, Playtech ha introdotto Buffalo Blitz Megaways, una versione definitiva della slot originale con oltre 117.000 linee di pagamento e quattro diversi jackpot progressivi.

 

I Mondiali di calcio, che quest’anno si disputeranno per la prima volta in Qatar, ma soprattutto durante l’inverno, situazione insolita per il calendario internazionale, infiammano i cuori dei tifosi di tutto il globo. Se dev’essere dato ancora il fischio d’inizio della competizione, la prima partita in programma vedere i padroni di casa che scenderanno in campo contro la squadra dell’Ecuador, molti scommettitori si stanno già informando sulle quote, informandosi su siti specializzati come rabona scommesse.

Purtroppo gli azzurri di Roberto Mancini dovranno seguire l’evento da casa, avendo fallito la qualificazione, in maniera drammatica  a maggior ragione dopo l’esclusione da Russia 2018. Peccato perché guardando la storia calcistica del nostro paese e il valore della rosa, praticamente lo stesso blocco che si è laureato lo scorso anno campione d’Europa, ci potevano essere i presupposti per replicare le notti magiche del 2006 o dell’82.

Chi sono le nazionali favorite?

Il Mondiale potrebbe regalare sia grandi sfide tra le nazionali più forti del mondo, ma attenzione alle possibili sorprese. Il livello della competizione si è alzato nel corso degli anni, e anche le nazionali sulla carta sfavorite, potrebbero sovvertire i pareri avversi dei pronostici con prestazioni tutto corsa e cuore.

La squadra favorita, come da tradizione, risulta essere il Brasile, unica nazione che può vantarsi di aver vinto 5 titoli mondiali. L’ultimo però ormai è distante 20 anni e i verdeoro hanno voglia di riportare a casa la coppa. Uno dei protagonisti della squadra sudamericana sarà sicuramente l’attaccante del Paris Saint Germain, Neymar, pronto anche a salutare i suoi compagni di nazionale dopo quest’esperienza

Il successo del Brasile viene bancato a 5.60, quota interessante a maggior ragione se si analizza il girone nel quale i pentacampioni sono stati inseriti. Durante la prima fase la fantasia e la potenza di questa squadra sarà utile per mettere in riga Serbia, Camerun e Svizzera, squadre che però potrebbero scegliere di sfidare i rivali a viso aperto, cercando di proporre a loro volta un gioco offensivo e divertente.

Al secondo posto secondo i pronostici troviamo l’Inghilterra. Southgate e soci, dopo la sconfitta a Londra contro gli azzurri agli Europei, e la delusione di un secondo posto che sa di beffa, vogliono alzare l’asticella provando a lottare per vincere un trofeo, opzione a 6.60. Un eventuale successo sarebbe accolto in patria con i massimi festeggiamenti, motivo in più per impegnarsi al massimo e dare il 100% in ogni sfida. L’Inghilterra può contare su un gruppo di giovani giocatori già pronta sia dal punto di vista mentale che da quello tecnico fisico, dato i ritmi estenuanti che si giocano in Premier League e chissà se la scelta di giocare tra novembre e dicembre non sia un vantaggio per questo tipo di atleti, che molto spesso arrivano senza energie nel post stagione.

La Francia proverà a bissare l’ultimo successo, ma c’è abbastanza preoccupazione per le condizioni di un leader come Pogba, che tornato alla Juventus è subito finito ai box causa infortunio. Davanti la classe non manca con attaccanti del calibro di Mpabbe, Griezmann e Benzema, con la punta del Real Madrid candidato come possibile vincitore del pallone d’oro, obiettivo reso possibile dalla straordinaria stagione che ha avuto in Spagna.

Il successo della nazionale transalpina viene valutato a 7, quota che può stuzzicare le fantasie di molti, anche se vincere due Mondiali di fila non è così facile.

Possibili sorprese

Al 4 posto abbiamo l’Argentina di Messi a 8,20, poi Spagna a 9 e Germania a 11 ma una delle possibile sorprese potrebbe essere la Danimarca che viene bancata a 29. La nazionale nordica ha dimostrato le sue qualità nel recente passato e chissà che questa non sia un indicazione anche per il Mondiale.

Per i più coraggiosi si potrebbe rischiare con Uruguay e Croazia ( 4 anni fa sconfitta solamente in finale) con entrambe le nazionali che condividono una quotazione di 50.

La vittoria di una nazionale non europea o sudamericana è molto difficile, ma quella con più speranza è il Senegal, data a 70.

Cifra tonda per gli Stati Uniti a 100, nazione dove negli ultimi anni il movimento calcio si è diffuso in maniera massiva e capillare, ma forse sognare una trionfo a stella e strisce è troppo anche per Hollywood.

Prima dell’entrata in vigore del decreto Dignità i casinò online erano tra i principali sponsor delle squadre di calcio italiane, mentre oggi questo binomio non esiste più. La legge ha cancellato del tutto gli stretti rapporti delle aziende del settore gambling nello sport, facendo perdere milioni di euro di sponsorizzazioni ai club calcistici.

Ovviamente la situazione è diversa tra le squadre europee, con i casinò online che sono ancora molto presenti in campionati come la Ligue 1 in Francia o la Premier League in Inghilterra. Al contrario dei colleghi europei, dal 2018 i club nostrani hanno dovuto trovare in fretta delle alternative, cercando altre aziende disposte a pagare milioni per apparire sulle maglie con il proprio logo.

Parte dei contratti sono stati assorbiti dalle aziende legate al mondo crypto, con la famosa piattaforma exchange Crypto.com che dopo la forte presenza nella NBA di basket americano è oggi uno dei più importanti sponsor della Serie A. Secondo Il Sole 24 Ore, i crypto sponsor hanno un valore di circa 180 milioni di euro per il campionato di calcio italiano, senz’altro una cifra ragguardevole.

L’addio del gambling al calcio a distanza di 4 anni dal decreto Dignità

I casinò online autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, come quelli recensiti su wisecasino.net, sono stati costretti nel 2018 a interrompere ogni forma di sponsorizzazione e promozione al di fuori dei loro canali proprietari. Soltanto nel 2018 la perdita per i club è stata di circa 30 milioni di euro, alla quale un paio d’anni dopo si è aggiunta quella legata alla chiusura degli stadi e all’azzeramento degli incassi provenienti dalla biglietteria.

Al contrario, in Premier League i club inglesi continuano a ricevere milioni di euro ogni anno dai casinò online, considerando che nell’ultima stagione appena una sola squadra non era sponsorizzata da un operatore del gambling. In alcuni casi lo stesso club ha fino a 4 o 5 sponsor nel settore del gioco e delle scommesse, assicurandosi entrate importanti per mantenere la squadra e coprire costi sempre più alti.

In Spagna, invece, dopo anni di sponsorizzazioni da parte di bookmaker e casinò è arrivata una stretta alle sponsorizzazioni del gambling ai club della Liga, in particolare all’esposizione dei loghi delle aziende sulle magliette e i banner. Queste limitazioni avranno un impatto considerevole sugli introiti delle squadre spagnole, già alla ricerca di nuovi sponsor per sostituire le partnership con il mondo del gioco e delle scommesse.

Crypto sponsor: le criptovalute alla conquista della Serie A

L’introduzione del divieto alle sponsorizzazioni da parte delle aziende di gambling ha spinto i club calcistici italiani a cercare nuove entrate in altri settori. Le società che si occupano di criptovalute non si sono fatte attendere, rimpiazzando rapidamente casinò e bookmaker nel campionato italiano di Serie A e non solo. In particolare, i crypto sponsor hanno conquistato visibilità puntando sulla parte anteriore delle maglie, quella più redditizia in quanto continuamente ripresa dalle telecamere in ogni momento.

Dall’Inter alla Juventus, dalla Roma al Napoli, i club del massimo campionato di calcio nazionale hanno stretto collaborazioni proficue con le crypto aziende. Per il 2022/23 l’Inter avrà come sponsor DigitalBits, la blockchain dei brand che ha preso il posto di Socios.com, con il nome della società che appare nella parte centrale anteriore delle nuove maglie del club. DigitalBits è anche il main sponsor di maglia della Roma per una contropartita di 35 milioni di euro in tre anni.

Il main sponsor della Lazio per la stagione 2022/23 sarà ancora Binance, uno degli exchange di criptovalute più grandi al mondo, con il club che sta puntando anche sui fan token proprio grazie alla collaborazione con Binance. Ovviamente dopo il crollo della quotazione delle criptovalute è difficile dire se i crypto sponsor saranno così generosi anche in futuro, oppure se le squadre di calcio dovranno cercare nuovamente un altro settore dal quale ottenere queste preziosissime entrate.

È di certo il sogno di molti, soprattutto dei patiti del basket, quello di poter  assistere dal vivo a una partita di NBA. I grandi campioni, i fantastici palazzetti, gli straordinari spettacoli e in più, da cornice, le grandi città americane come New York, Los Angeles, San Francisco, ecc.

Se il tuo sogno è quello di poter godere di uno spettacolo simile in una delle città più importanti al mondo, sei capitato nel posto giusto. In quest’articolo troverai tutte le info per acquistare i biglietti per una partita senza alcuna difficoltà e direttamente da casa tua.

NBA

L’NBA, per chi non lo sapesse, è il massimo campionato di pallacanestro in cui militano le migliori squadre americane e canadesi. Il sogno di qualsiasi giocatore di questo sport è poter arrivare a giocare in questa competizione, un po ‘come la Champions League per chi ama il calcio.

Il campionato è strutturato in quattro momenti:

  • Training camp e pre season;
  • Regular Season;
  • Playoffs;
  • Finals.

ed è diviso in due:

  • East conference: ovvero le squadre della costa Est, come i Boston Celtics, le due squadre di New York, i Nets e i Knicks, o i Chicago Bulls;
  • West conference: cioè le squadre della costa Ovest, ad esempio: i Los Angeles Lakers, i San Francisco Golden State o i San Antonio Spurs.

Per training camp e pre season s’intende il periodo di tempo, prima di una stagione ufficiale, in cui le squadre si dedicano alla formazione delle rose e alla preparazione atletica e tattica del campionato che dovranno affrontare. Dopo essersi allenate al meglio le squadre disputano 7 partite, amichevoli, durante la fase detta pre season e al loro termine inizierà il campionato vero e proprio.

La regular season inizia intorno all’ultima settimana di Ottobre e si conclude circa a metà Aprile. In questo periodo verranno giocate ben 82 partite, in cui le squadre si daranno battaglia per conquistare punti per la classifica finale.

Una settimana dopo la fine della regular season, durante la quale i giocatori possono riposarsi, si giocano i playoffs, uno degli avvenimenti più attesi e importanti del mondo basket e NBA. Durante questa fase le migliori 8 squadre, in base al loro posizionamento in classifica, di ogni conference si scontreranno in base a un preciso ordine al meglio delle 7 partite vinte.

Le vincitrici di ogni playoff, uno per conference, si scontreranno nelle finals e la vincitrice sarà decretata al meglio delle 7 partite vinte. Come per ogni fase anche alle finali saranno distribuiti premi individuali, come quello per il miglior giocatore.

Comprare i biglietti

Acquistare i biglietti per un incontro di NBA non è mai stato così facile, puoi farlo tranquillamente da casa tua con un semplice click. È molto più facile e conveniente rispetto a all’acquisto  in loco, e ora ti spieghiamo il perchè.

Come hai potuto leggere poco prima l’NBA vive diversi momenti durante l’anno, per cui  devi sapere a cosa vai incontro quando acquisti. Ad esempio le fasi finali costeranno di più rispetto alle amichevoli pre-season o alle partite di campionato.

Prima, acquistando  i biglietti presso le biglietterie fisiche, si correva il rischio di guardare una partita durante i periodi di riposo o, peggio ancora, di prenderli in prossimità della partita, dunque a prezzi triplicati.

Noi ti consigliamo HelloTickets, un sito affidabile  in cui potrai tranquillamente acquistare i biglietti appena vengono resi disponibili e senza il pericolo di pagare sovrapprezzi. Dunque clicca sul link se sei interessato a seguire dal vivo le squadre NBA new york e di ogni altra conference.

In primis lo spettacolo

Come puoi constatare tu stesso, dalla formazione della competizione dell’NBA, parte integrante di questo sport è lo spettacolo.

Un biglietto costa in media tra gli 80 e i 100 dollari,, bisogna però tenere a mente cosa si sta  andando a vedere e soprattutto dove. Le competizioni NBA si giocano in dei palasport attrezzatissimi, dove lo spettatore viene coccolato già prima che l’incontro inizi.

Oltre alla partita vengono proposti tantissimi momenti di intrattenimento, come piccoli spettacoli sul parquet, contest in cui potrai vincere gadget delle squadre, e tanto altro. Per non parlare di un altro aspetto culturale americano che, in questi casi, va provato,  cioè il cibo. Chiunque vorrebbe provare l’ebbrezza di vedere un incontro di NBA mangiando un Hot Dog gigante, come nei film con cui siamo cresciuti

Non ti resta che aspettare

Al momento ci troviamo in preseason dunque dovremo ancora aspettare per vedere i giganti dell’NBA, ma grazie ad Hello Ticket potrai prenotare con largo anticipo la tua vacanza americana all’insegna del basket di massimo livello.

Il ct della nazionale francese a ‘Le Parisien’ ha espresso parole confortanti per il Polpo e la sua partecipazione al Mondiale.

Didier Deschamps assicura che Paul Pogba sarà presente al Mondiale. A pochi mesi dall’appuntamento in Qatar, la nazionale francese presenta diverse incognite: oltre all’infortunio dello juventino, a centrocampo il ct deve fare i conti con gli acciacchi e il calo di rendimento di N’Golo Kanté. “Parliamo di giocatori molto richiesti, con molta esperienza, di leader. È importante che ci siano, ma non siamo mai al sicuro. Da qui la necessità di preparare i giocatori più giovani. Ovviamente sono in contatto con Paul. La sua partecipazione ai Mondiali di oggi non è in discussione”, ha spiegato Deschamps.

 

 

Nelle scorse settimane, dopo vari consulti medici, il giocare francese della Juventus aveva deciso di non intervenire chirurgicamente per risolvere il problema fisico, ma di seguire delle cure meno invasive e quindi di non mettere a rischio la sua presenza per la rassegna iridata invernale.

Le possibilità di una vittoria ai Mondiali in Qatar sono sicuramente più alte con la presenta dello juventino vista la sua esperienza calcistica, su Netbet sono già partite le scommesse sulla coppa del mondo per puntare su quelle nazionali che possono ambire a sollevare l’ambito trofeo.

Pogba sta continuando la riabilitazione in piscina e palestra, e non solo, sta svolgendo anche un lavoro personalizzato con il team di J Medical. Il recupero sta procedendo bene e, stando a quanto si legge, il giocatore non ha più dolore e confida di tornare a disposizione di Allegri per la sfida contro la Salernitana dell’11 settembre.

Guardare le migliori quote Serie A per scoprire quali sono i giocatori italiani più forti, in grado di ricostruire la Nazionale Azzurra, è fondamentale per capire quali saranno i prossimi convocati di Mancini per la finalissima 2022 fra l’Italia, vincitrice di Euro 2020 e l’Argentina, vincitrice dell’ultima Coppa America.

 

La Finalissima Italia – Argentina

Gli Azzurri hanno vinto il secondo titolo europeo dopo quello del 1968, la finale si è disputata a luglio 2021 a Wembley, proprio contro l’Inghilterra. L’Argentina è riuscita a vincere la Coppa America che mancava da 28 anni contro gli acerrimi nemici di sempre, il Brasile, entrambe le squadre possiedono il record di vittorie con 15 titoli vinti.

Ancora una volta la finalissima si giocherà a Wembley il 1 giugno 2022 alle ore 20:45, che corrispondono alle 19:45 dell’ora locale italiana e alle 15:45 in Argentina.

Jorginho Storia dell'Europeo 2020

I precedenti delle due squadre

Questa è una partita abbastanza equilibrata, come è possibile notare sui siti di scommesse quali Betfair, gli Argentini sono leggermente favoriti sugli Azzurri e gli incontri precedenti non smentiscono questi valori.

Le statistiche parlano di 8 gare totali con 3 vittorie dell’Argentina, 2 dell’Italia e 3 pareggi, in Coppa del Mondo gli Azzurri hanno vinto nel 1978 e nel 1982, la prima gara tra queste due Nazionali fu disputata nel 1974 e terminò con il risultato di 1 – 1, stesso punteggio nella gara del 1986 durante i Mondiali in Messico, vinti proprio dall’Albiceleste.

Ma la gara più sofferta e sicuramente l’affronto più doloroso da vendicare per gli Azzurri, riguarda la Semifinale dei Mondiali di Italia 1990, quando al 17’ minuto Schillaci portò in vantaggio l’Italia al Diego Armando Maradona (allora si chiamava San Paolo) e nel secondo tempo Caniggia firmò un pareggio che sarebbe costato caro agli uomini di Vicini. In quell’occasione, la colpa del gol subito fu imputata all’uscita disastrosa di Walter Zenga che permise all’attaccante argentino di segnare.

Anche i tempi di supplementari terminarono in pareggio, i rigori che seguirono furono un tasto dolente per Donadoni e Serena che sbagliarono, il quarto rigore, quello della vittoria, fu segnato proprio da Diego Armando Maradona nel suo stadio.

Le altre due gare disputate sono amichevoli e sono state vinte entrambe dai sudamericani per 2 – 1 e 2 – 0.

 

Quali sono i calciatori italiani che potrebbero fare la differenza e quelli da scartare

Nell’ultima gara con la Nazionale di Chiellini, il suo compagno di sempre Bonucci rimane una pedina fondamentale per la retroguardia Azzurra, Donnarumma è sicuramente uno dei migliori portieri al mondo ma non ha dimostrato molto nelle sconfitte per la qualificazione ai Mondiali.

Un altro giocatore che forse dovrebbe essere scartato è sicuramente Jorginho, potrebbe sembrare una pazzia ma la mancata qualificazione ai Mondiali del Qatar porta ben 3 eventi negativi firmati proprio da lui: i 2 rigori sbagliati nei gironi contro la Svizzera e il suo errore nell’azione finale contro la Macedonia del Nord sul gol negli ultimi minuti di recupero. Via Immobile e Insigne, si potrebbe dare spazio a Scamacca, Berardi, Zaniolo e Kean, nuove promesse che sicuramente rappresentano il futuro della Nazionale Azzurra.

È trascorso più di un secolo da quando, in un’unica giornata, si è disputato il primo Campionato Italiano di Football. La prima edizione della Serie A, infatti, risale all’8 maggio 1898 e consistette in un quadrangolare disputatosi a Torino e vinto dal Genoa.

Da allora, il calcio è senza ombra di dubbio lo sport più amato e seguito in Italia. Attualmente, la 120esima edizione del massimo torneo nazionale è in dirittura di arrivo, in attesa di decidere chi, tra Milan e Inter, riuscirà ad aggiudicarsi lo Scudetto.

A rendere tanto spettacolare questo gioco, hanno contribuito in tutti questi anni il gran numero di fuoriclasse italiani che hanno vestito le maglie più prestigiose del nostro campionato. Sebbene elencarli tutti sarebbe impossibile e una classifica ufficiale dei migliori non esista, si presenteranno a seguire alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi.

Giuseppe Meazza

Come non iniziare da questo storico attaccante, a cui è stato dedicato lo stadio che ospita le partite casalinghe di Inter e Milan. Considerato da alcuni esperti il calciatore migliore di sempre, Peppino – questo era il suo soprannome – ha disputato 14 stagioni con la casacca nerazzurra, segnando 284 goal in 408 partite.

In questo periodo, fu capitano della sua squadra per 9 anni e vinse due Scudetti e una Coppa Italia. Oltre a questo, quando si ritirò a 38 anni suonati, poteva vantare nel suo palmares anche due Coppe del Mondo, vinte nel 1934 e nel 1938.

Gianni Rivera

Passiamo ora alla sponda rossonera per colui che, a detta di molti e secondo i numeri, sarebbe il centrocampista italiano più forte di sempre. L’alessandrino classe 1943 ha iniziato la sua avventura con il “Diavolo” a soli 17 anni, disputando con questa maglia 658 partite ufficiali e mettendo a segno la bellezza di 164 reti.

Con il Milan, il “Golden Boy” vinse 3 Scudetti, 4 Coppe Italia, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe e 1 Coppa Intercontinentale. Mai sazio di successi, questo numero 10 si aggiudicò il Pallone d’Oro nel 1969, dopo aver accompagnato la Nazionale alla vittoria del Campionato d’Europa l’anno precedente.

Roberto Baggio

Troppo spesso ricordato per il rigore sbagliato ai Mondiali di USA ‘94 contro il Brasile, il “Divin Codino” è una delle stelle più brillanti del calcio italiano e internazionale. Nonostante la sua carriera sia stata interrotta da terribili infortuni, la sua tenacia e classe indiscussa gli hanno permesso di fare grandi cose e farsi largo nei cuori dei tifosi di tutto il mondo.

Al momento del suo ritiro a 37 anni, aveva vestito in ordine cronologico le maglie di Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia. Sebbene non sia mai diventato Campione del Mondo, i suoi 278 goal hanno contribuito a portarlo alla vittoria di un Pallone d’Oro nel 1993, 2 Scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Coppa UEFA, oltre che a aggiudicarsi i titoli di FIFA World Player e capocannoniere in un’edizione della Coppa delle Coppe.

Gianluigi Buffon

Il suo debutto in Serie A con il Parma di Nevio Scala sembra un episodio risalente a un’altra epoca. Eppure, Buffon è ancora in attività a 44 anni, ed è di recente tornato a difendere la porta della stessa squadra per chiudere la carriera dove l’ha iniziata.

I successi di “Superman” sono tanti da essere impossibili da elencare in qualche riga. Tra i più celebri, comunque, occorre citare la Coppa del Mondo di Germania 2006, 10 campionati nelle file della Juventus, 1 Coppa UEFA con i “Ducali” nella stagione 1998-99, 6 Coppe Italia e 7 Supercoppe italiane.

 Paolo Maldini

Quella dei Maldini, al Milan, è una vera e propria dinastia. Se prima di Paolo, la casacca rossonera era vestita dal padre Cesare – difensore e poi allenatore – oggi viene indossata dal 20enne Daniel, nel ruolo di attaccante.

Nei suoi 25 anni e 902 partite con il Milan, Paolo ha ottenuto risultati incredibili. Tra i trofei vinti, non si può fare a meno di citare 7 Scudetti, 5 Coppe dei Campioni e 5 Supercoppe Europee, alcuni dei quali con la fascia di capitano ereditata da Franco Baresi nel 1997.

Mondiali Qatar 2022

Quest’anno non è dei più propizi per gli appassionati di calcio del Belpaese. Nonostante la Nazionale di Roberto Mancini abbia di recente mostrato sul campo il proprio valore aggiudicandosi l’ultima edizione dei campionati europei, non è purtroppo riuscita a qualificarsi per la prossima Coppa del Mondo.

Dopo 53 anni di digiuno dall’ultimo successo ottenuto a livello continentale, lo scorso 11 luglio gli “Azzurri” si sono imposti ai rigori sull’Inghilterra. Pur essendo tra i favoriti per raggiungere la finale dei Mondiali che si disputerà in Qatar il prossimo 18 dicembre, non hanno però superato le qualificazioni.

Non solo questa assenza non permetterà agli amanti del calcio di godersi appieno il torneo più famoso del mondo, ma non lascerà neanche ai giocatori italiani la possibilità di distinguersi sul campo. Ciò nonostante, i tifosi potranno scommettere seguendo le partite in diretta streaming e, così, far sì che la loro esperienza sia ugualmente appassionante.

Gli altri miti italiani del calcio giocato

Come anticipato, quelli presentati non sono altro che alcuni dei campioni più rappresentativi del calcio italiano. La lista, però, dovrebbe essere infinita, estendendosi oltre i citati Meazza, Rivera, Baggio, Buffon e Maldini.

Che dire, infatti, di Dino Zoff, Gianfranco Zola, Francesco Totti, Alessandro Del Piero e Gigi Riva? Qual è, tra questi, il vostro preferito e chi, invece, è imperdonabilmente stato escluso da questa breve rassegna?

Il countdown è iniziato e tiene tutti con il fiato sospeso, tra nuove promesse, alcune certezze e, forse, qualche addio.

Qatar 2022, ventidue edizioni di emozioni su campo.

Il campionato mondiale di calcio 2022 si sta svolgendo, nella sua fase finale, in Qatar. Una edizione molto particolare perché sarà l’ultima a prevedere la partecipazione di 32 squadre nazionali. Infatti dal 2026 (prevista negli USA) la competizione subirà un allargamento epocale a 48 squadre. Quest’anno, per la prima volta, il torneo non sarà disputato nei mesi estivi ma in quelli autunnali (inizierà infatti il 21 novembre 2022) per via delle alte temperature che renderebbero proibitivi gli scontri. Le squadre qualificate al torneo sono: la nazionale qatariota (di diritto, poiché paese ospitante), Germania, Danimarca, Brasile, Belgio, Francia, Croazia, Spagna, Serbia, Inghilterra, Svizzera, Olanda, Argentina, Iran, Corea del Sud, Giappone, Arabia Saudita, Ecuador, Uruguay, Canada, Ghana, Senegal, Portogallo, Polonia, Marocco, Tunisia, Camerun, Messico, Usa. Da determinare: Scozia, Galles o Ucraina; Perù, Australia o Emirati Arabi Uniti; Nuova Zelanda o Costa Rica. In generale dall’Europa risultano qualificate 13 squadre, dall’Asia 6, 5 dall’Africa, 3 o 4 dall’America centro-nord, 4 o 5 dal Sudamerica ed una o nessuna dall’Oceania. Sono già partite le scommesse coppa del mondo per puntare su quelle nazionali che possono ambire a sollevare la Coppa. Gli italiani per la seconda volta consecutiva, non potranno tifare per la loro squadra reduce da una seconda mancata qualificazione.

Le favorite di Qatar ’22.

Tra le favorite del prossimo mondiale ci sono sicuramente le big europee ma non solo. Tra queste la Germania che dopo un europeo non proprio brillante, nel 2020 (eliminata dagli inglesi agli ottavi di finale) ora giocherà con nuove prospettive. La nazionale tedesca ha collezionato una sfilza di vittorie dimostrando di essere in profonda sintonia con il suo nuovo coach Hansi Flick. Gli inglesi, dal canto loro, dovranno dimenticare la pesantissima sconfitta alla semifinale del Mondiale 2018 (persa contro la Croazia) e quella in campo europeo contro l’Italia, per cercare di disputare una coppa del mondo dignitosa. I francesi, tra gli altri favoriti, sono i campioni in carica dopo aver disputato un brillante mondiale nel 2018. I bleu potranno contare anche sul ritorno di Karim Benzema. Anche il Portogallo entra nella rosa delle favorite con forse un colpo di scena clamoroso. I tifosi infatti si stanno chiedendo se questo potrà essere l’ultimo mondiale del suo capitano Cristiano Ronaldo che, nonostante i rumors, continua a tenere tutti con il fiato sospeso circa una sua possibile decisione di lasciare la maglia della sua nazionale. Non è dato di sapere con certezza se questo sarà davvero la sua ultima uscita sul campo della coppa del mondo, sicuramente però solo l’idea di un possibile addio del campione rende molto tristi. Lo stesso dicasi per il suo antagonista per eccellenza, Leo Messi, che invece sembra essere più deciso. L’attaccante argentino ha infatti dichiarato che dopo il mondiale cambieranno molte cose e la sua avventura con l’Albiceleste potrebbe concludersi proprio con Qatar ’22. Ancora più risonanza hanno avuto le parole di Neymar che sembra anche orientato all’addio al calcio. Il fuoriclasse brasiliano ha fatto sapere che questo potrebbe essere il suo ultimo mondiale anche perché nel 2026  avrà 35 anni. Insomma il mondiale del 2022 sembra la competizione degli addii. Sicuramente diverse stelle del calcio appenderanno le scarpette al chiodo, dopo aver costruito sogni ed averne regalati di fantastici a milioni di tifosi ma il tempo passa per tutti, anche per coloro destinati a rimanere per sempre delle icone del calcio.

Che lo spettacolo abbia inizio.

Questo mondiale regalerà sicuramente enormi emozioni e tantissime sorprese perché le squadre sembrano abbastanza in forma e tutte vogliose di vincere. Sicuramente alcuni match saranno imperdibili visti anche i possibili addii di alcuni tra i migliori giocatori al mondo. Non sarà sicuramente facile pensare di non vedere più Cristiano Ronaldo, Messi o Neymar calciare con le loro rispettive maglie e regalare sogni a tutte le generazioni ma sicuramente nasceranno nuove stelle del calcio e chissà che non sia proprio questa l’occasione per vederle nascere. Conto alla rovescia iniziato, dunque, per rivedere le nazionali gareggiare per la coppa più importante del mondo.

Prima di andare a conoscere alcuni dei migliori giocatori di basket italiani, cercheremo di farvi una piccola introduzione su come sia nato il basket in Italia. Inoltre, mentre stai sul telefono a giocare al casino online, puoi dare un’occhiata a quest’articolo per conoscere meglio il basket italiano.

I primi allenamenti di una squadra di basket bolognese avvennero nel 1889, sotto il simbolo di una neonata società, la Virtus Bologna, nome che sarebbe poi diventato una delle società sportive più famose e vittoriose di tutta Italia. La Virtus Bologna sarà anche la prima squadra in Italia a vincere il campionato nazionale.

Negli anni ’30, nella città di Bologna si tenevano i tornei di “Palla al cesto”, come era chiamata la pallacanestro in Italia, e le squadre cittadine erano circa sei; dal 1931 faceva parte dei tornei anche la squadra della Fortitudo Bologna, allora agli albori ma che avrebbe dominato negli anni non meno fama della Virtus.

Erano state fondate le squadre milanesi, quelle dell’Emilia-Romagna, così come quelle del nord-est e della Roma. L’ascesa di questo sport americano in Italia sarebbe solo questione di tempo, e la città di Bologna aveva tutte le carte in regola per diventare una delle capitali italiane del basket. In Emilia-Romagna, il basket bolognese sta vivendo la sua stagione migliore, grazie all’ascesa di un’altra squadra regionale, la Grissin Bon Basketball Reggiana, che è ancora una delle migliori squadre del Campionato Nazionale di Pallacanestro e che vanta molti i migliori giovani italiani tra le sue fila.

Andrea Bargnani

Bargnani, di origine italiana, ha iniziato la sua carriera nel basket professionistico con la Stella Azzurra Roma nella Serie B2 italiana nel 2002-03. Nella sua stagione da rookie, ha registrato 13,2 punti e 4,5 rimbalzi a partita mentre è apparso in 23 partite. Ha deciso di firmare con la Benetton Treviso per la stagione successiva dopo la sua prima stagione con il club. Il giovane ha avuto una carriera internazionale di successo ed è stato due volte vincitore della Coppa Italia nel 2004 e nel 2005. Nel 2006 è stato membro di una squadra che ha vinto il campionato italiano ed è stato nominato uno dei migliori giocatori del campionato di età inferiore ai 22 anni. Ha avuto molto successo giocando in giovane età.

Da grande uomo, Bargnani era estremamente versatile. Può giocare non solo in palo, ma anche sul perimetro. La sua capacità di tirare da tre punti lo ha reso una minaccia in attacco in vari modi. Inoltre, giocare con giocatori più anziani lo ha aiutato a migliorare notevolmente il suo gioco.

Danilo Gallinari

Danilo Gallinari è un cestista italiano che attualmente gioca come attaccante per gli Oklahoma City Thunder della National Basketball Association (NBA).

Gallo, come è affettuosamente conosciuto, è stato arruolato sesto assoluto dai New York Knicks nel draft NBA 2008 dopo aver trascorso i suoi primi quattro anni da professionista nella natia Italia, con periodi con Casalpusterlengo nel 2004-2005, Nuova Pavia nel 2005- 2006 e Olimpia Milano nel 2006-2008.

Dopo due stagioni e mezzo con i Knicks, è stato ceduto ai Denver Nuggets nel 2011, dove ha trascorso sei stagioni, incluso un breve periodo con l’Olimpia Milano in Italia. Gallinari è stato successivamente acquisito dai Los Angeles Clippers nel 2017, prima di essere ceduto agli Oklahoma City Thunder nel 2019.

L’attaccante è stato nominato Most Valuable Player (MVP) della Lega italiana nel 2008, Miglior giocatore Under 22 della Lega italiana nel 2007 e 2008 e Stella nascente dell’Euro League nel 2008. Ha giocato anche per l’Italia a livello U-16 e U-18 ed è membro della squadra maggiore dal 2007. Ha giocato nella Coppa del Mondo FIBA ​​2019 con l’Italia, con una media di 17,2 punti, 5,6 rimbalzi e 2,8 assist a partita.

Nicolò Melli

Melli, figlio dell’ex giocatore di basket Leopoldo e di Julie Vollertsen, ex pallavolista che ha vinto una medaglia d’argento, è uno degli assi NBA di Sacchetti. Ha iniziato la sua carriera nelle giovanili della Pallacanestro Reggiana, con la quale ha esordito in Legadue nel 2007. Ha esordito nella Lega Basket Serie A (LBA) tre anni dopo, giocando per l’EA7 Emporio Armani Milano, con il quale ha vinto lo scudetto nel 2014.

Ha vinto una medaglia d’argento con la nazionale Under 20 agli Europei di Bilbao nel 2011, e ha gareggiato in tre tornei EuroBasket con la nazionale maggiore (2013, 2015, 2017). Melli è sposato con Khatarina e padre di Matilde. Sentirà senza dubbio molti applausi dai suoi fan a casa

Per qualche ora è stata messa in dubbio anche la possibilità di chiudere regolarmente la stagione: le sanzioni del governo inglese a Roman Abramovich toccano da vicino anche il Chelsea. Il magnate russo, all’indomani dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, aveva subito messo in vendita il club, prevedendo probabilmente l’arrivo della stangata nei suoi confronti. Non ha fatto in tempo a vendere e ora la situazione si complica terribilmente.

Le sanzioni ad Abramovich

Beni congelati, questo è il succo delle sanzioni agli oligarchi russi presenti nel Regno Unito, annunciate da Liz Truss, ministro degli esteri. Abramovich non può così chiudere affari con persone o aziende inglesi, non può entrare nel paese e di fatto gli viene impedita ogni attività economica/lucrativa col Chelsea. Ai “blues” è stato concesso di continuare a giocare e a prendere parte alle competizioni sportive solo grazie ad una licenza speciale ma anche la squadra risentirà direttamente di queste sanzioni.

Basti pensare che Stamford Bridge sarà aperto solo agli abbonati (non si possono vendere biglietti, così come è stata sospesa tutta l’attività di merchandising), mentre per le trasferte non si potranno spendere più di 20mila sterline, complicando ovviamente anche l’aspetto logistico.

Non solo: il Chelsea non può ovviamente fare mercato (nessun acquisto e nessuna cessione) e non può rinnovare i contratti in scadenza. Certo, da qui al 31 maggio la situazione potrebbe ammorbidirsi, visto che il club londinese ha chiesto al governo di poter operare il più normalmente possibile, ma le incognite sono tante anche da questo punto di vista.

Smobilitazione in vista?

L’allenatore tedesco Tuchel cerca di restare concentrato su quello che resta della stagione (i “blues” sono in corsa in Champions League, dove sono ancora tra i favoriti stando alle quote dei bookmakers che offrono anche i casino bonus migliori, e in terza posizione in Premier League) ma è inutile nascondere che c’è apprensione per il futuro del club. Abramovich aveva chiesto 3.3 miliardi di euro per vendere il club, si è parlato di un’offerta di 2.3 miliardi di un consorzio svizzero-statunitense, ma ad oggi è sempre il miliardario Wyss ad essere il più interessato. Tutto ora è bloccato.

Vale la pena ricordare che parliamo della squadra campione d’Europa in carica: lo scenario di una possibile smobilitazione in estate era quindi impensabile fino ad un paio di settimane fa.

Le italiane pronte ad approfittarne

L’esodo ci sarà, in ogni caso. Ci sono infatti diversi giocatori in scadenza, uno di essi (il 24enne difensore centrale, Christensen), ha già trovato l’accordo col Barcellona e ha svolto anche le visite mediche al Camp Nou. Il danese, peraltro, non è il solo difensore col contratto che scade a giugno: c’è il capitano, Azpillicueta, anche lui dato per vicino alla firma col Barça, e Antonio Rudiger.

L’ex Roma, 29 anni, è tra i pezzi pregiati del mercato degli svincolati. Ci pensa la Juventus, chiamata a trovare un sostituto di Chiellini, atteso dall’ultima stagione da professionista, ma la concorrenza è folta e comprende diversi top club europei.

Per i bianconeri, allora, è più realistico arrivare a Jorginho. Allegri dalla scorsa estate è alla ricerca di un play “puro”, non a caso ha chiesto (invano) il ritorno di Pjanic. Il tecnico toscano vedrebbe quindi di buon occhio l’arrivo del regista della nazionale, il cui contratto col Chelsea scadrà nel 2023. L’ex Napoli potrebbe essere acquistato a cifre molto più basse rispetto a quelle preventivate qualche mese fa, e non va neppure dimenticato che dal punto di vista dell’ingaggio la Juve godrebbe dei benefici del decreto crescita: insomma, ai 6 milioni di ingaggio netto a stagione, se ne aggiungerebbero solo altri 3 lordi (e non 6).