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Cristina Fontanarosa

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Un nuovo e determinante giorno vedrà Montreal protagonista di questi emozionanti Mondiali di ginnastica artistica 2017. Oggi è il giorno della prima finale e sapremo chi saranno i primi atleti a ricevere la medaglia.

Si disputa la finale di all-around maschile e i risultati non sembrano così scontati come potrebbe sembrare. La caduta e il conseguente ritiro del re pluripremiato Kohei Uchimura ha rimescolato le carte di una competizione che aveva già simbolicamente consegnato un altro trofeo al grande re.

Così i partecipanti di tutte le nazioni più forti tenteranno di prendere in mano questo testimone ed esserne degni. Non è facile riuscire a eguagliare il talento e la continuità del grande Uchimura!

Ci proverà sicuramente il cubano Manrique Larduet, che pare rappresenti il favorito tra i finalisti. Il ginnasta si è già fatto notare in altre competizioni internazionali dove ha ottenuto degli importanti riconoscimenti, come l’argento del 2015 a Glasgow. Oggi vuole il titolo e lo farà impegnandosi al massimo e cercando di prevalere sui suoi avversari che di certo non intendono rinunciare all’occasione di vincere, data l’uscita a sorpresa del campione in carica.

I nomi dei suoi antagonisti principali sono l’ucraino Oleg Verniaiev, il giapponese Kenzo Shirai, il russo David Belyavskiy e il cinese Xiao Ruoteng.

Il rappresentante ucraino è il più temibile, come dimostrano i suoi risultati ottenuti alle olimpiadi di Rio 2016 che lo hanno visto ad un passo dalla vittoria.

Dal Giappone, il giovane Kenzo Shirai vuole stupire tutti con le sue performances, come ha già fatto ai giochi olimpici di Rio del 2016. Un atleta che si è dimostrato completo nell’ambito delle diverse specialità di ginnastica artistica, dal volteggio al corpo libero fino a questa nuova prova di all-around, dove sta ottenendo delle gratificazioni.

David Belyavskiy è in cerca di un altro trofeo e cercherà di duplicare il successo ottenuto ai Campionati Europei di Mosca del 2013 sulla stessa disciplina che lo vede gareggiare stasera nella gran finale. Ma l’oro individuale conquistato non è l’unico suo successo: diversi sono i riconoscimenti che ha ottenuto nella sua carriera che stasera vuole di certo incrementare.

Xiao Ruoteng completa la rosa dei favoriti che stasera competono per il titolo e dalle sue recenti prove è chiaro che sarà un degno avversario e potrà come agli altri ambire al premio finale.

Nessun italiano gareggerà nella finale odierna, purtroppo. I nostri azzurri non sono riusciti a qualificarsi nonostante l’impegno e il talento dimostrato nelle prove.

PROGRAMMA MONDIALI DI GINNASTICA ARTISTICA 5 OTTOBRE

La prima giornata di finali potrà essere seguita in diretta su Rai Sport a partire dalle ore 0.55 di stanotte fino alle ore 4.25.

Tutti i momenti più importanti della manifestazione canadese si possono sempre guardare sul canale YouTube, che in collaborazione con la FIG (Federazione Ginnastica Italia) caricherà i contenuti delle gare. Iscrivendosi al canale youtube.com/gymnasticschannel è possibile seguire anche la finale all-around maschile odierna e quelle in programma nei prossimi giorni.

Ecco il programma odierno della finale all around:

VENERDÌ 6 OTTOBRE:

01.00-04.00        Ginnastica Artistica: Campionati Mondiali – Men’s All Around Final

Il trionfo di Zanardi non rappresenta solo l’ennesima conquista da parte di un campione, ma un’altra importante vittoria per chi è diverso a causa di determinati limiti fisici.

Ieri Alex Zanardi, paratleta pluripremiato, ha realizzato un altro suo grande obiettivo: innalzare il trofeo dell’Ironman di Barcellona. Nonostante i suoi limiti e nonostante l’età riesce perfettamente a prevalere sugli altri e imporsi sempre come protagonista.

Con i suoi 50 anni è riuscito a superare se stesso ancora una volta ed è il primo a guadagnarsi il titolo in meno di 9 ore.

La specialità dell’Ironman è una sorta di triathlon full distance che incorpora nuoto, ciclismo e corsa.

Il 1 ottobre a Barcellona l’Ironman si è svolto per un percorso complessivo di ben 226 km che erano suddivisi in 3,86 chilometri da fare a nuoto, una prova di ciclismo per una distanza di 180,2 chilometri e una corsa di 42.195 chilometri, a conclusione dell’intera gara.

Alex Zanardi ha vinto con un tempo record di 8h 58′ 59”! Nessuno era mai arrivato a tanto e il successo in Catalogna è totale, riscuotendo applausi da parte di tutti. Il suo incredibile Ironman da record si è avvalso di alcuni strumenti ad hoc pensati proprio per la sua condizione fisica, tra cui l’handbike e la sedia a rotelle olimpica.

L’ex pilota di formula 1, che nel 2001 ha subito dei grossi danni fisici in seguito ad un incidente automobilistico, ha dimostrato che niente lo può fermare e a chi lo vedeva già in “pensione” risponde con questo ulteriore premio conquistato dopo un serio e duro allenamento.

Ecco i numeri che lo hanno accompagnato verso il traguardo: 1:00:04 nei 3.8 km di nuoto, 4h54’22” nei 180 km di bike e infine 2h48’51” nella maratona. Un percorso non privo di difficoltà, che più di una volta lo ha visto vacillare per la stanchezza, senza però precluderne la vittoria finale.

Come non rimanere affascinati dalla sua storia? Zanardi ha fatto dello sport la sua arma contro i limiti che il destino ha cercato di imporgli e ogni giorno e in ogni gara riesce ad essere un esempio per tutti di come si può sempre migliorare ed essere vincenti.

La sua vita da campione non si fermerà di certo qui: Zanardi non ha intenzione di ritirarsi a breve e siamo sicuri che sarà capace di stupirci ancora una volta con altri importanti trofei che si aggiungeranno alla sua collezione.

Umiltà e determinazione sono le qualità che lo guidano in ogni nuova prova, come lo dimostrano le sue stesse parole dopo la vittoria catalana:

Mi scalda il cuore che non mi sentano solo come uno sportivo, perché gli sportivi, anche quelli grandi, da Maradona, ad Alberto Tomba a Valentino Rossi, comunque un po’ dividono. Invece la gente vuole vedere in me qualcosa di diverso

Ancora una volta è riuscito a trasformare l’impossibile in possibile e non possiamo che essere fieri di un campione italiano che è diventato un’icona: il primo disabile a vincere la specialità mondiale dell’Ironman.

Nella seconda giornata dei Mondiali di ginnastica artistica 2017, che vedeva scendere in pista i nostri ginnasti italiani, si respira un’aria di delusione e amarezza. L’Italia nella categoria maschile deve dire addio alla finale.

Durante le qualificazioni, purtroppo, nessuno dei nostri è riuscito a primeggiare e guadagnarsi il diritto di partecipare alla finale. L’inevitabile delusione degli azzurri in gara è evidente, soprattutto da parte di Marco Lodadio, che aveva tante aspettative per questa competizione.

Fra i tre italiani partecipanti è stato senz’altro il migliore. Ottima la sua performances, precisa e pulita. Non gli si può rimproverare nessun tipo di errore, ma il punteggio ottenuto per pochissimo non riesce ad eguagliare o superare quello del terzo classificato.

La rabbia del giovane non è tanto per quel quarto posto che rappresenta comunque un parziale successo, ma per quei 14 centesimi che lo separano dal podio. Il suo punteggio è di 14.566, ma sono numeri che bruciano perché il terzo classificato ne ha totalizzati 14.700! Questa prova resta sempre un ottimo modo per farsi conoscere anche a livello internazionale e riprovare nelle prossime gare a ottenere un riconoscimento per i suoi evidenti miglioramenti.

Un esordio promettente quello che riguarda Lorenzo Galli, che debutta qui al mondiale di Montreal per la prima volta a livello internazionale. Appena 19 anni e ancora poca esperienza alle spalle: forse sono stati questi gli unici suoi ostacoli alla qualificazione. La sua prova, infatti, era buona, ma una caduta finale e un’emozione evidente non gli hanno permesso di arrivare in fondo a questo mondiale.

Ecco i suoi numeri straordinari: punteggio complessivo di 76.499 con 12.533 al corpo libero, 12.133 al cavallo con maniglie, 12.133 agli anelli, 13.700 al volteggio, 13.200 alle parallele, 12.800 alla sbarra. Si classifica alla posizione 28.

L’Italia rimane molto delusa, invece, di Andrea Cingolani, che commette diversi errori e riesce appena a occupare la posizione 33. L’emozione, la scarsa concentrazione o i nuovi attrezzi forse hanno avuto la meglio su di lui che durante le prove aveva ottenuto dei risultati migliori. Il suo punteggio conclusivo di 13.199 risente sicuramente degli sbagli commessi e non gli consente di uscire dalla gara a testa alta.

le qualificazioni maschili e femminili

La classifica finale di queste qualificazioni maschili, che risente moltissimo della mancanza di Uchimura che si è infortunato, vede al primo posto Manrique Larduet. Nella specialità degli anelli primeggia il greco Eleftherios Petrounias, nel volteggio il sudcoreano Hakseon Yang, nel corpo libero giapponese Kenzo Shirai e nelle parallele Oleg Verniaiev.

Ieri a Montreal si è assistito anche al debutto delle donne nelle qualificazioni femminili. Non era presente nessuna ginnasta italiana nella prime due suddivisioni, perché scenderanno in pista nella giornata odierna.

Grande trionfo per le russe Elena Eremina (15.100, 6.3) e Anastasia Iliankova (15.066, 6.2) e per la belga Nina Derwael (14.966, 6.3). Tutte e tre le ginnaste hanno regalato emozioni e spettacolo nella seconda suddivisione nella specialità delle parallele. Peccato per Angelina Melkinova che a causa di una clausola del regolamento legata al passaporto deve rinunciare alla finale nonostante abbia fatto un ottimo punteggio.

Ottime prestazioni anche quelle di Ellie Black e Claudia Fragapane, ma soprattutto di Maria Paseka, che si esibisce nel volteggio in modo impeccabile.

In questa terza giornata dedicata ai Mondiali di ginnastica artistica 2017 assisteremo al debutto delle ginnaste italiane. C’è grande attesa per la prova delle azzurre e tutti i riflettori sono puntati su Vanessa Ferrari, dalla quale ci si aspetta tantissimo in questa competizione mondiale.

Conosciamo le azzurre che insieme a lei cercheranno di farsi largo fra le avversarie.

Enrico Casella, direttore tecnico della nazionale di ginnastica artistica femminile italiana, ha deciso di convocare per questo mondiale 4 ragazze molto diverse tra loro ma tutte con un unico obiettivo: rendere l’Italia orgogliosa! Ecco i loro nomi: Vanessa Ferrari, Lara Mori, Desireè Carofiglio e Sara Bernardelli.

Vanessa Ferrari è la ginnasta veterana del gruppo. Quarto posto alle olimpiadi di Rio del 2016, in questa gara cerca la finale, esibendosi nella trave e nel corpo libero. Dopo un anno di riposo dovuto al recupero di un intervento subito al tendine d’Achille, Vanessa Ferrari è più in forma che mai e darà del filo da torcere alle altre partecipanti.

 

Lara Mori, unica all-arounder, è arrivata quarta agli Europei nel corpo libero. Oggi, nelle qualificazioni femminili, vuole migliorare le sue prestazioni per far vedere quanto vale e guadagnarsi un posto almeno nella top 24.

Desireè Carofiglio oggi affronta le prove di volteggio, corpo libero e parallele. La ginnasta vuole a tutti i costi essere la rivelazione del mondiale e sorprendere con le sue capacità in pedana.

Sara Bernardelli, la più giovane fra tutte, partecipa al mondiale ad appena 15 anni. Un talento incredibile che oggi la vede impegnata nella trave e nelle parallele.

PROGRAMMA MONDIALI DI GINNASTICA ARTISTICA 4 OTTOBRE

Anche per questa giornata di qualificazioni, non sono previste dirette in TV. Rai Sport trasmetterà soltanto le finali, e, nel frattempo è possibile guardare i contenuti più salienti dell’evento di Montreal sul canale YouTube, che in collaborazione con la FIG (Federazione Ginnastica Italia) caricherà i contenuti delle gare. Iscrivendosi al canale youtube.com/gymnasticschannel è possibile seguire anche le qualificazioni e conoscere tutte le novità e i punteggi.

Oggi gareggiano tre suddivisioni. La terza suddivisione prende il via alle ore 19.00 e prevede le esibizioni delle olandesi Sanne e Lieke Wevers, la rumena Larisa Lordache, Catalina Ponor e la svizzera Giulia Steingruber. Assente, invece per problemi alle costole Eythora Thorsdottir.

La quarta divisione, che ha inizio alle 22.00, vede scendere in pista le azzurre, insieme all’ungherese Zsofia Kovacs, la svedese Jonna Adlerteg, le tedesche Ellie Seitz e Kim Bui e le francesi Melanie De Jesus Dos Santos e Coline Devillard. 

Infine, nella quinta e ultima suddivisione, ore 01.00, vedremo le atlete cinesi, giapponesi e americane: Ragan Smith, Jade Carey, Morgan Hurd, Ashton Locklear, Fan Yilin, Liu Tingting, Sae Miyakawa, Asuka Teramoto e Mai Murakami.

Al termine di tutte le qualificazioni sarà possibile conoscere i nomi delle ginnaste finaliste.

Ecco il programma odierno delle qualificazioni femminili:

 4 OTTOBRE:

19.00-21.00        Turno di qualificazione – Terza suddivisione (femminile)

22.00-00.00        Turno di qualificazione – Quarta suddivisione (femminile, con ITALIA)

 5 OTTOBRE:

01.00-03.00        Turno di qualificazione – Quinta suddivisione (femminile)

La prima giornata di qualificazioni ai Mondiali di ginnastica artistica è stata inaugurata da un vero e proprio colpo di scena: il ritiro forzato del Campione del Mondo.

A Montreal sono appena cominciate le qualificazioni maschili nello Stadio Olimpico e in pista si esibiscono gli atleti della prima suddivisione maschile. Tra loro c’è lui, il grande Kohei Uchimura, 6 volte Campione del mondo, imbattibile dal 2009.

Il ginnasta giapponese, oltre a vincere ben 6 trofei iridati, è riuscito anche a primeggiare nelle Olimpiadi di Londra del 2012 e in quelle di Rio del 2016.

Favorito in tutti i pronostici relativi a questo mondiale 2017, ci si aspettava sicuramente di parlare di lui sin dal primi giorno di qualificazioni, ma nessuno pensava sarebbe stato per annunciare il suo ritiro. A causa di un infortunio alla caviglia sinistra, Uchimura deve abbandonare il sogno di conquistare il settimo trofeo.

Ma ripercorriamo insieme quegli attimi interminabili che hanno decretato la sua uscita dai giochi.

Uchimura ha cominciato la sua esibizione con la gara agli anelli per continuare con la prova di volteggio.

Durante la sua esibizione di volteggio, però, il re della ginnastica artistica atterra in modo brusco e subisce un trauma alla caviglia. Inizialmente non si è subito capita la gravità del problema e nemmeno il ginnasta si è reso conto di quanto stava accadendo.

Ecco perché non si è messo da parte e ha continuato con le altre prove, fino a quando ha capito di non farcela. L’infortunio si è rivelato davvero grave e per il campione non c’è stata altra scelta se non quella di ritirarsi. Inutile descrivere la delusione di colui che ambiva a eccellere anche stavolta nella disciplina che lo vede sempre essere il numero uno da diversi anni, ormai.

Finisce qui, quindi, la sua corsa verso il trofeo e a malincuore deve lasciare il campo libero ai suoi avversari. Nella giornata di ieri si sono esibiti il cubano Manrique Larduet, il cinese Xiao Ruoteng, il russo David Belyavski, giapponese Kenzo Shirai e l’ucraino Oleg Verniaiev, mentre nella giornata di oggi scenderanno in pista anche gli azzurri Marco Lodadio, Lorenzo Galli e Andrea Cingolani.

Chi sarà il suo successore? La sfida è aperta e per il momento è difficile dare un pronostico che appare ancora azzardato, anche se il primo giorno vede Larduet come primo classificato.

Per consultare la classifica della prima giornata di qualificazioni basta cliccare su questo link: classifica prima giornata.

Montreal è pronta ad ospitare il nuovo Campione del mondo, che prenderà il testimone lasciato da Uchimura. Non sarà facile eguagliare i suoi successi e la sua bravura: il ginnasta ha conseguito ben 19 titoli mondiali e 7 medaglie olimpiche. In questo mondiale di ginnastica artistica 2017 ha dovuto fare i conti con la sfortuna, ma sappiamo bene che dopo un necessario periodo di riposo e di recupero tornerà di nuovo in pista pronto a sfidare tutti e collezionare altri trofei importanti. 

Seconda giornata per i Mondiali di ginnastica artistica 2017 che ieri sono cominciati nella città di Montreal, in Canada. Tra le prime qualificazioni e qualche colpo di scena, come la caduta di Kohei Uchimura che lo ha visto costretto al ritiro, oggi continuano le qualificazioni maschili.

E nella giornata di oggi vedremo scendere in pista anche i nostri atleti in gara, che si contendono il titolo ognuno nella sua specialità.

Sono tre i nomi che rappresentano l’Italia a Montreal: Marco Lodadio, Andrea Cingolani e Lorenzo Galli.

Specializzato negli anelli, Marco Lodadio ha grandi aspettative per questa competizione mondiale e non nasconde il suo desiderio di arrivare in finale. Le sue ottime capacità sono un buon punto di partenza per riuscire a raggiungere l’obiettivo e il nostro paese punta molto su di lui. I suoi avversari sono molto forti, però, e non sono ammessi errori di alcun tipo. Non ci resta che tifare per lui e vederlo correre verso la finale.

Il bronzo europeo conquistato nel corpo libero deve essere una spinta a migliorare la sua performances: parliamo di Andrea Cingolani, che si esibisce sul volteggio. Grandi capacità e grande talento accompagnano questo atleta durante le sue gare e gli hanno permesso di farsi conoscere a livello internazionale. Oggi tenterà sia lo Tsukahara teso con triplo avvitamento che la ribaltata doppio.

L’ultimo azzurro in gara nella giornata odierna è il più giovane in termini di fama e popolarità: Lorenzo Galli. Ha già dimostrato quanto vale agli europei, ma questa gara è per lui un’ottima pedana per farsi apprezzare ancora di più e mettere in pratica il duro allenamento di questi mesi di preparazione al mondiale.

Nel fitto programma di oggi rientrano anche le qualificazioni femminili: oggi prendono il via le esibizioni delle donne in gara con la Russia e la Gran Bretagna che partono da favorite con Angelina Melkinova, Maria Paseka e Amy Thinkler.

Ma l’attesa è grande anche per le altre partecipanti provenienti dal Belgio e dal Canada. Insomma, ci attende una competizione emozionante che sicuramente riserverà qualche sorpresa.

Nel primo turno nessuna ginnasta italiana parteciperà alle qualificazioni. Scenderanno in pista domani mercoledì 4 ottobre.

PROGRAMMA MONDIALI DI GINNASTICA ARTISTICA 3 OTTOBRE

A causa del fuso orario, l’Italia avrà qualche difficoltà a seguire le esibizioni delle qualificazioni mondiali di ginnastica artistica.

Anche se non sarà possibile seguire la diretta in TV, in quanto Rai Sport trasmetterà soltanto le finali, esistono altre modalità per tenersi aggiornati sull’evento. La più importante è rappresentata dal canale YouTube, che in collaborazione con la FIG (Federazione Ginnastica Italia) caricherà i contenuti delle gare. Iscrivendosi al canale youtube.com/gymnasticschannel è possibile seguire anche le qualificazioni e conoscere tutte le novità e i punteggi.

Ecco il programma odierno delle qualificazioni maschili e femminili:

 3 OTTOBRE:

00.00-03.00        Turno di qualificazione – Terza suddivisione (maschile)

15.30-19.00        Turno di qualificazione – Quarta suddivisione (maschile, con ITALIA)

22.00-00.00        Turno di qualificazione – Prima suddivisione (femminile)

 4 OTTOBRE:

01.00-03.00        Turno di qualificazione – Seconda suddivisione (femminile)

Ieri si è concluso un altro turno della Rugby Championship con un altro successo della Nuova Zelanda, aggiudicandosi quella che è stata definita una vittoria annunciata contro l’Argentina.

Sono loro, gli All Blacks, che riescono a conquistare per la seconda volta la Coppa, collezionando ben cinque vittorie nel 4 Nazioni. E l’avversaria di turno, l’Argentina, viene battuta con un punteggio finale di 36-10, lasciando l’amaro in bocca ad una squadra che invano cerca di battere gli All Blacks da ben 24 partite.

Incessante, quindi, la scalata dei neo zelandesi, che stanno vivendo un momento d’oro, collezionando successi su successi.

Kieran Read, Damien McKenzie, Waisake Naholo e David Havill sono i giocatori di punta di questa partita, che sono riusciti a segnare le mete decisive contro l’Argentina. Mancavano all’appello, per scelta del coach Hansen, i giocatori Brodie Retallick, Sam Whitelock, Sam Cane, Liam Squire e Ryan Crotty. Una scelta fatta con accuratezza per permettere loro di riposarsi in vista della prossima partita che si disputerà contro il Sudafrica.

Ecco le dichiarazioni di Kieran Read, che ha segnato ben due mete nella partita di ieri:

Abbiamo segnato quattro mete e poi abbiamo gestito la situazione. Dobbiamo dare credito alla nostra difesa, abbiamo tenuto bene nonostante l’inferiorità numerica. Abbiamo giocato per l’onore e sono orgoglioso dei ragazzi, che hanno potuto fare esperienza su uno dei campi più caldi del mondo

Nonostante la vittoria schiacciante, la partita sembrava aver preso una direzione differente nel secondo tempo, a causa di una battuta d’arresto dei favoriti che commettono qualche errore. I Pumas argentini, però, non riescono ad approfittarne e permettono agli All Blacks di rimontare e vincere l’incontro.

Sono, dunque, 24 i punti totalizzati dalla Nuova Zelanda aggiudicandosi l’ultimo turno che si svolgerà la settimana prossima. Oltre alla Nuova Zelanda contro il Sudafrica, vedremo sfidarsi l’Argentina contro l’Australia.

Gli All Blacks sono giunti con anticipo a questo turno di gara a causa del pareggio inaspettato tra Sudafrica e Australia che chiudono l’incontro con un punteggio di 27-27.

Questo risultato aveva consegnato il successo ai neo zelandesi, che giocano con il trofeo già in tasca.

La squadra, però, non si risparmia e si impegna per meritarsi la Coppa cercando di colpire nel segno e conquistare gli applausi del pubblico. In effetti, nel primo tempo riescono bene a dare spettacolo e mettono da subito a tappeto l’avversaria con un punteggio di 29-3. Un vantaggio che gli è servito per concludere positivamente questa gara mondiale, visto il netto calo avuto nella seconda parte del match.

Il punto decisivo viene segnato addirittura a tempo scaduto. È David Havili a concludere la partita decretando la vittoria degli All Blacks.

L’Argentina, invece, riesce a totalizzare solo 10 punti, per le mete segnate da Juan Manuel e Nicholas Sanches.

Una prova non eccellente quella degli argentini, che hanno sicuramente contribuito alla vittoria neo zelandese, che si confermano campioni e si avviano verso l’ultimo turno con grandi aspettative.

Come non rimanere sbalorditi dal talento del fantino Lanfranco Dettori, che ieri ha compiuto un’altra delle sue grandi imprese. Questa volta insieme ad Enable, una cavalla di tre anni già celebre nel mondo dell’ippica.

Il fantino Frankie, nome con il quale è conosciuto nell’ambiente, batte ancora una volta il record assoluto nell’ippodromo di Chantilly, dove si è disputata ieri l’edizione numero 96 della classicissima Grand Prix Arc de Triomphe, come da consuetudine la prima domenica di ottobre.

Parigi in questo campionato mondiale non può fare altro che decretarlo vincitore, con una corsa impeccabile che riesce a tenere a distanza tutti gli avversari dimostrando ancora una volta forza e ambizione.

Ma non è il suo primo successo in questa stessa competizione mondiale: Frankie Dettori innalza il trofeo per la quinta volta, facendo rivivere le stesse emozioni già provate nel 1995, 2001, 2002 e 2015. Una storia che diventa quasi una leggenda e lo elegge campione assoluto dal record finora imbattuto.

Il merito, però, non è tutto suo ma il trionfo dipende anche dalla bravura e dalla velocità di Enable, il cavallo che lo ha accompagnato verso il traguardo. Non era la prima volta che Dettori cavalcava in groppa a fenomeni dell’ippica. Nelle scorse competizioni che lo hanno visto vincente aveva avuto l’onore di sellare cavalli come Lammtarra, Sakhee, Marienbard e Golden Horn, di grandissimo valore.

Stavolta è stata la volta di Enable, che in soli tre mesi è riuscita a farsi conoscere ed ammirare per i premi vinti in diverse gare: Oaks di Epsom, Irish Oaks, Kings George e Yorkshire Oak.

Un successo che tutti si aspettavano, dunque, quello della coppia Dettori-Enable, che insieme sono risultati imbattibili e hanno vinto la gara parigina senza particolari difficoltà.

Nessuna speranza di vincere per gli altri partecipanti come Cloth of Stars e Ulysses, che non sono riusciti a tenere il passo della purosangue inglese più in forma degli ultimi tempi.

E tra i due si è venuto a creare anche un forte legame, che li ha aiutati sicuramente a vincere. Ecco alcune dichiarazioni del fantino sardo subito dopo la schiacciante vittoria:

Sapere di essere il primo fantino capace di vincitore cinque Arc è una grande emozione. Enable è magnifica, ha un grande cuore: per questo eravamo molto fiduciosi prima della corsa

Il successo di Dettori si aggiunge alla lista di trofei che nella sua carriera è riuscito a collezionare. E il fatto che sia proprio Parigi il luogo del suo grande record per lui assume un’importanza ancora più rilevante. Infatti, è proprio Parigi la città francese che lo ha visto cadere in un baratro quando nel 2012 è stata squalificato per essere stato trovato positivo al test antidoping. Ben 6 mesi di stallo che sono sembrati un’eternità per il fantino, che grazie all’aiuto dell’allenatore John Gosden è riuscito a risalire la china e imporsi ancora una volta come protagonista nel mondo dell’ippica.

Il suo nuovo inizio è oggi confermato con la vittoria dell’Arc de Triomphe e sicuramente non sarà nemmeno l’ultima soddisfazione che il fantino ed Enable saranno in grado di regalarci.

Come non rimanere sbalorditi dal talento del fantino Lanfranco Dettori, che ieri ha compiuto un’altra delle sue grandi imprese. Questa volta insieme ad Enable, una cavalla di tre anni già celebre nel mondo dell’ippica.

Il fantino Frankie, nome con il quale è conosciuto nell’ambiente, batte ancora una volta il record assoluto nell’ippodromo di Chantilly, dove si è disputata ieri l’edizione numero 96 della classicissima Grand Prix Arc de Triomphe, come da consuetudine la prima domenica di ottobre.

Parigi in questo campionato mondiale non può fare altro che decretarlo vincitore, con una corsa impeccabile che riesce a tenere a distanza tutti gli avversari dimostrando ancora una volta forza e ambizione.

Ma non è il suo primo successo in questa stessa competizione mondiale: Frankie Dettori innalza il trofeo per la quinta volta, facendo rivivere le stesse emozioni già provate nel 1995, 2001, 2002 e 2015. Una storia che diventa quasi una leggenda e lo elegge campione assoluto dal record finora imbattuto.

Il merito, però, non è tutto suo ma il trionfo dipende anche dalla bravura e dalla velocità di Enable, il cavallo che lo ha accompagnato verso il traguardo. Non era la prima volta che Dettori cavalcava in groppa a fenomeni dell’ippica. Nelle scorse competizioni che lo hanno visto vincente aveva avuto l’onore di sellare cavalli come Lammtarra, Sakhee, Marienbard e Golden Horn, di grandissimo valore.

Stavolta è stata la volta di Enable, che in soli tre mesi è riuscita a farsi conoscere ed ammirare per i premi vinti in diverse gare: Oaks di Epsom, Irish Oaks, Kings George e Yorkshire Oak.

Un successo che tutti si aspettavano, dunque, quello della coppia Dettori-Enable, che insieme sono risultati imbattibili e hanno vinto la gara parigina senza particolari difficoltà.

Nessuna speranza di vincere per gli altri partecipanti come Cloth of Stars e Ulysses, che non sono riusciti a tenere il passo della purosangue inglese più in forma degli ultimi tempi.

E tra i due si è venuto a creare anche un forte legame, che li ha aiutati sicuramente a vincere. Ecco alcune dichiarazioni del fantino sardo subito dopo la schiacciante vittoria:

Sapere di essere il primo fantino capace di vincitore cinque Arc è una grande emozione. Enable è magnifica, ha un grande cuore: per questo eravamo molto fiduciosi prima della corsa

Il successo di Dettori si aggiunge alla lista di trofei che nella sua carriera è riuscito a collezionare. E il fatto che sia proprio Parigi il luogo del suo grande record per lui assume un’importanza ancora più rilevante. Infatti, è proprio Parigi la città francese che lo ha visto cadere in un baratro quando nel 2012 è stata squalificato per essere stato trovato positivo al test antidoping. Ben 6 mesi di stallo che sono sembrati un’eternità per il fantino, che grazie all’aiuto dell’allenatore John Gosden è riuscito a risalire la china e imporsi ancora una volta come protagonista nel mondo dell’ippica.

Il suo nuovo inizio è oggi confermato con la vittoria dell’Arc de Triomphe e sicuramente non sarà nemmeno l’ultima soddisfazione che il fantino ed Enable saranno in grado di regalarci.

Che trionfo per l’Italia ai mondiali di canottaggio! Prima assoluta nel medagliere 2017, è eletta la più iridata della competizione che si è svolta per tutta la settimana a Sarasota, in Florida.

Gli azzurri sono riusciti a regalare al nostro paese delle soddisfazioni epiche, che nello sport del canottaggio non si vedevano da molto tempo, soprattutto in alcune specialità.

Ma conosciamo da vicino i nostri eroi e riviviamo insieme le 9 medaglie tutte italiane che portano a casa con orgoglio.

Specialità olimpiche: un oro, due argenti e due bronzi

Una medaglia d’oro è andata a Matteo Lodo e Giuseppe Vicino nel due senza senior maschile. Diventano campioni del mondo contro l’opinione di tutti, che vedevano vincente gli avversari della Croazia, secondi nella finale.

Una grande soddisfazione che li porta in cima alla classifica a guardare al domani con maggiori aspettative.

Medaglia d’argento per Stefano Oppo e Pietro Ruta, che hanno conquistato il secondo gradino del podio nella disciplina del doppio pesi leggeri maschile. L’ottima performances che hanno regalato nella finalissima gli ha permesso di esultare per questo risultato importante. Sapevano fin dall’inizio, infatti, che la Francia era la super favorita di categoria e arrivare subito dopo di lei è già un successo.

Altra medaglia d’argento per il quattro senza senior maschile Marco Di Costanzo, Giovanni Abagnale, Matteo Castaldo e Domenico Montrone. Regalano la seconda posizione all’Italia e si confermano un ottimo equipaggio, secondo solamente all’Australia.

Prima medaglia di bronzo per Filippo Mondelli e Luca Rambaldi, doppio senior maschile, che nella giornata conclusiva dei mondiali hanno compiuto una vera e propria impresa che per poco non è riuscita a concludersi con una posizione più alta. Ma gli sforzi sono stati ampiamente ripagati da un bronzo che significa moltissimo per gli atleti azzurri.

Ultima medaglia di bronzo nelle specialità olimpiche spetta a Cesare Gabbia, Emanuele Liuzzi, Luca Parlato, Paolo Perino, Bruno Rosetti, Mario Paonessa, Davide Mumolo, Leonardo Pietra Caprina ed Enrico D’Aniello, otto con senior maschile. La terza posizione del podio regala all’Italia un gioia che non viveva da circa 11 anni in questa disciplina olimpica.

Specialità non olimpiche: due ori e un argento

Altre due medaglie d’oro si aggiungono al medagliere 2017 di questi mondiali e arrivano dalle specialità non olimpiche.

Il primo oro è conquistato da Asja Maregotto, Paola Piazzolla, Federica Cesarini e Giovanna Schettino che arrivano prime alla competizione del quattro di coppia pesi leggeri femminile. Nel settore femminile sono state le migliori tra le azzurre in gara in tutte le discipline. Non hanno avuto esitazioni e con tenacia sono giunte in cima alla classifica aggiudicandosi una meritata medaglia d’oro e il titolo di campionesse mondiali.

Un altro oro arriva dal quattro senza pesi leggeri maschile con Federico Duchich, Leone Barbaro, Lorenzo Tedesco, Piero Sfiligoi. Riescono a battere la Russia, la Germania e la Cina, diventando campioni del mondo assoluti.  

La medaglia d’argento va al due senza pesi leggeri di Giuseppe Di Mare ed Alfonso Scalzone, che si qualificano secondi dopo l’Irlanda, in una gara davvero sofferta che li vede lontani dall’oro per pochissimo.

Para-canottaggio: 1 bronzo 

Anche il Para-Rowing sui 2000 metri, novità di questo mondiale, entra nel medagliere 2017 italiano, conquistando una medaglia di bronzo grazie alla gara di Lucilla Aglioti, Tommaso Schettino, Luca Agoletto, Paola Protopapa e Gaetano Iannuzzi. Terzo posto per i nostri giovanissimi azzurri che si sono qualificati nella specialità quattro con PR3 misto.